Squizzi: "Al Chievo 2021 per l'amicizia con Pellissier. Spero di tornare presto"

La fine della favola del Chievo Verona continua a far parlare nonostante siano oramai passate settimane dalla sentenza che ha estromesso la società veneta dalla Serie B. Il motivo è da ricercare nella nascita, su iniziativa dell'ex capitano gialloblù Sergio Pellissier del Chievo 2021, nuova società che ha deciso di ripartire dal campionato di Eccellenza. Fra gli ex Chievo che in questi giorni hanno voluto contribuire alla ripartenza del calcio clivense c'è anche Lorenzo Squizzi, prima portiere e poi preparatore della prima squadra, che per 17 anni ha vestito i colori di questa società. "Con Sergio (Pellissier, ndr) c'è da sempre un rapporto di amicizia - ha dichiarato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com -. È stata la prima persona che ho conosciuto quando sono arrivato al Chievo e da quel giorno il rapporto si è sempre più cementato. Quando ha deciso di dar vita al Chievo 2021 in virtù dell'amicizia e della stima reciproca che ci lega mi ha chiesto una mano e io ho detto sì".
Un sorriso dopo l'epilogo della gestione Campedelli. Si sarebbe mai aspettato un finale simile?
"Credo che nessuno se lo potesse aspettare. Senza entrare nel merito della situazione, poiché riguardano dinamiche ben lontane da me, posso solo dire che c'è grande dispiacere che tutto sia svanito. Ho passato quasi vent'anni al Chievo e oggi di quelle pagine di storia non c'è più niente. Un pensiero va anche a tutte le persone che hanno lavorato per il club e che adesso sono in attesa di un futuro. Posso solo augurare che il nuovo capitolo che sta iniziando sia felice come quello precedente".
C'è stato modo di sentirsi col presidente Campdelli?
"Solo una telefonata ma legata al rapporto umano che ci ha sempre legato. Per il resto non c'è stato modo di confrontarci, anche perché rispetto i momenti delle persone e credo che avesse altre priorità".
Al di là del progetto Chievo 2021 quali sono le sue prospettive per il futuro?
"Sto sfruttando questo momento per mettere in pratica ciò che non sono riuscito a fare prima, ovvero lavorare con i giovani del territorio di Verona per contribuire alla loro crescita. Ovviamente, però, spero che arrivi presto una chiamata per riprendere a fare quello che è il mio lavoro".
Chiudiamo con uno sguardo al panorama dei portieri del campionato cadetto, da sempre serbatoio di giovani talenti. Qual è, secondo lei, il miglior prospetto che sta crescendo all'ombra di quel fenomeno che è Buffon?
"Prima di tutto direi che 'nonno' Buffon è e rimane un esempio di passione per come sta continuando a fare il proprio mestiere. Per il resto direi che mi piace molto Marco Carnesecchi di proprietà dell'Atalanta, ma oggi in prestito alla Cremonese. Secondo me, col giusto percorso e senza bruciare le tappe, ha tutte le carte in regola per fare una carriera importante e lasciare il segno".
