Prima il 2019, adesso il 2025: con la Salernitana sempre in mezzo. Il caos della Serie B

Una tranquilla domenica, quella che si poteva respirare ieri in Serie B, che anticipata di un giorno il playout tra Salernitana e Frosinone; playout che invece non si giocherà, perché la Lega B ha rinviato a data da destinarsi lo spareggio, in virtù di una penalizzazione di 4 punti che arriverà al Brescia per il mancato ottemperamento della scadenza del 17 febbraio. Tutto questo perché? Perché la penalità è da scontare nella stagione 2024-25, e la classifica cadetta verrà quindi riscritta: guadagneranno una posizione Frosinone, Salernitana e Sampdoria, retrocederà al terzultimo posto il Brescia, che finisce in Serie C.
Va da sé, ciociari salvo, Salernitana e Samp al playout.
Immediato il ricorso del Brescia, che ha già annunciato battaglia legale, ma con quello delle Rondinelle arriverà anche quello della Salernitana, che esige la disputa immediata dello spareggio salvezza, basando il reclamo sul principio che le penalizzazioni, per il caso in questione e a termine di regolamento, devono essere eventualmente inflitte alla fine di una stagione sportiva e non con gli spareggi ancora da disputare. Perché questo cambia gli scenari: a playout ultimati, se il Brescia verrà retrocesso, si procederà al ripescaggio della perdente dello spareggio per completare l'organico cadetto.
Esattamente come accadde nella stagione 2018-2019, quando il Venezia venne riammesso a seguito dell'esclusione del Palermo. Situazione piuttosto ingarbugliata anche allora: era il 13 maggio 2019, e il TFN declassava il Palermo dal terzo all'ultimo posto della classifica per illecito amministrativo e - dopo una serie di ripensamenti si disputano i playout - che la formazione lagunare perde ai calci di rigore. Poi la storia citata, il Palermo viene estromesso dalla stagione per le problematiche finanziare e gli arancioneroverdi tornano in cadetteria. Ma chi, al tempo, il loro avversario? Ovviamente, la Salernitana. Che rivive quindi quell'incubo...
