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Rinviati i playout di Serie B. Furia Salernitana, impugnato provvedimento: "Norme violate"

Rinviati i playout di Serie B. Furia Salernitana, impugnato provvedimento: "Norme violate"TUTTO mercato WEB
Maurizio Milan
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 13:49Serie B
di Luca Esposito

La Salernitana ritiene inaccettabile la decisione assunta ieri pomeriggio dalla Lega B, legata alla sospensione del playout con il Frosinone dopo la questione legata al Brescia e alla penalizzazione che cambierà la classifica cadetta, e intende andare fino in fondo a tutela del club, dei calciatori, di una società che ha investito milioni di euro e di 30mila persone che avevano fatto il biglietto e che erano arrivate da ogni parte d'Italia e d'Europa per sostenere i granata; si, il playout è stato rinviato a poco più di 24 ore dalla data già prefissata, e il tutto vedrebbe ora il Brescia retrocesso, il Frosinone salvo e la Salernitana sì allo spareggio ma contro la Samp.

La battaglia è appena iniziata e la sensazione è che il pool di legali dei granata abbia tutte le intenzioni di andare fino in fondo a questa storia, anche a costo di prendere decisioni clamorose. Al momento la situazione è questa: gli avvocati Eduardo Chiacchio e Francesco Fimmanò hanno impugnato il provvedimento emesso dalla Lega B ritenendo non ci fossero i presupposti per sospendere il regolare svolgimento dei playout, visto che il presunto illecito disciplinare non è stato ancora conclamato e che, dunque, siamo a cospetto di una indagine senza sentenze.

"Blocchi i playout per un presunto illecito 24 ore prima di scendere in campo? La soluzione è semplice: far giocare Salernitana-Frosinone quanto prima possibile ed eventualmente ripescare la perdente se effettivamente ci fossero state irregolarità da parte di qualcuno. Come buonsenso e normative imporrebbero", in estrema sintesi la versione della Salernitana, sorpresa per le tempistiche e pronta, come detto, a rivolgersi al TAR qualora si decidesse di dare una seconda possibilità alla Sampdoria retrocessa sul campo martedì scorso all'ultima giornata del torneo cadetto. Un caos enorme. A parlare ai canali ufficiali è stato l'amministratore delegato Maurizio Milan: "Siamo nel bel mezzo di una situazione inaspettata e che sorprende noi tutti, dai calciatori alla proprietà, passando per tutto lo staff. Ci disorienta il fatto di venire a conoscenza della sospensione dei playout e quindi del rinvio di una partita così importante a sole ventiquattro ore dalla sua disputa, peraltro senza sapere quando ed eventualmente contro chi rigiocarla. È evidente che sarebbe stato più corretto, a nostro avviso, disputare regolarmente i playout e poi attendere eventuali risvolti dalla vicenda che coinvolge il Brescia. Siamo certi che il rinvio non abbia alcun fondamento giuridico perché non siamo in presenza di provvedimenti sanzionatori formali, né definitivi. Come sancisce la legge statale, ogni penalizzazione va applicata alla fine del campionato ed alla fine di ogni giudizio riguardante l’eventuale penalizzazione. Ogni interpretazione diversa viola i principi normativi”.

La linea della Salernitana, dunque, è chiara. Secondo la società granata sono state violate le regole, falsando la lotta salvezza e mancando di rispetto a migliaia di persone che hanno acquistato il biglietto e che, come accaduto a Cittadella nel giorno del match rinviato per la morte del Papa Francesco, non sono state tutelate. "O Salernitana-Frosinone o salvi sul campo, la quarta retrocessa sarebbe il Brescia e le regole sono chiare", ribadiscono i legali.

In mattinata, infine, ha detto la sua anche l'avvocato Malagnino, esperto anche in materia di diritto sportivo che in passato ha seguito in prima persona le vicissitudini di casa granata: "Impugnare la decisione della Lega prima della sentenza sul Brescia è la strada da seguire. La stagione è ancora in corso, la norma dice che eventuali penalizzazioni debbano scattare entro il 30 giugno e dunque c'è tutto il tempo per far disputare Salernitana-Frosinone ed, eventualmente, ripescare la perdente se venisse riconosciuta la colpevolezza del Brescia. Il famoso principio di scorrimento. Fossi nella società granata farei un provvedimento cautelare sospensivo battendo sul fatto che lo spareggio previsto dal calendario e dalla classifica finale si giochi regolarmente e nel più breve tempo possibile. In quel caso per la Sampdoria non ci sarebbe nulla da fare. E se proprio dovessero esserci illeciti da parte del Brescia, la soluzione sarebbe logica: ripescare chi ha perso i playout".

Accadde già nel 2019, con il Palermo oggetto di indagini e Salernitana e Venezia che spareggiarono regolarmente sul campo. Dopo il doppio confronto playout arrivò la sentenza che condannò i rosanero alla retrocessione all'ultimo posto per problematiche di natura economica: i lagunari furono ripescati.

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