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Danilo Pagni: "Vicenza, delusioni pesanti per Rosso. Servono giocatori decisivi"

Danilo Pagni: "Vicenza, delusioni pesanti per Rosso. Servono giocatori decisivi"TUTTO mercato WEB
martedì 3 giugno 2025, 12:34Serie C
di Luca Bargellini

Ospite dei microfoni di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C', Danilo Pagni, direttore sportivo con una ampia esperienza nel calcio di terza serie si è soffermato anche sulla situazione del Vicenza, club eliminato nelle semifinali playoff di Serie C dalla Ternana che per il secondo anno consecutivo fallisce di pochissimo il ritorno in Serie B.

Direttore, secondo lei, quanto può influenzare una doppia delusione come quella vissuta dalla Famiglia Rosso, proprietaria del Vicenza, prima la finale persa contro la Carrarese e poi l’eliminazione in semifinale con la Ternana, sulla volontà di un imprenditore di andare avanti?
"Guardi, in questo momento non ho idea di quali siano i sentimenti calcistici della Famiglia Rosso, né tantomeno delle loro strategie aziendali. Io mi concentro solo sul campo. Hanno investito molto, puntando su figure manageriali di alto livello, ma i risultati che contano non sono arrivati. È vero, arrivare in finale o in semifinale è comunque un buon traguardo. Ma quando rappresenti una piazza storica, con uno stadio importante, una proprietà solida e un brand forte, devi costruire una squadra che brilla. Puoi anche non vincere subito – ci sono molte variabili in gioco – ma devi almeno distinguerti. E il Vicenza non si distingue da anni. È una squadra ben strutturata e solida, ma non fa la differenza. Secondo me si poteva fare di più, soprattutto a livello individuale: non vedo giocatori che cambiano le sorti della partita. Il verdetto del campo è chiaro. Ho visto le partite, sia in TV che dal vivo. Rosso ha le capacità per guardare oltre il presente, anche dal punto di vista calcistico".

Al di là dell’allenatore, considerando che Vecchi dovrebbe assumere la guida dell'Inter U23, secondo te è necessaria una rivoluzione tecnica a Vicenza?
"Credo che l’allenatore abbia dato un’identità chiara alla squadra – è ben organizzata in entrambe le fasi – ma per me questa è la norma, non l’eccezione. Certo, l’allenatore deve fare la sua parte, ma servono anche giocatori in grado di fare la differenza. Ho sempre rispetto per i miei colleghi, ma alla fine è il campo a dare il verdetto. Rosso ha creato le condizioni per costruire grandi squadre. Prendiamo il Padova: Mirabelli ha avuto tre anni per lavorare, e proprio nell’anno in cui ha investito un po’ meno, ma ha puntato su freschezza e idee, è riuscito a vincere. Ha avuto anche fortuna con l’allenatore, perché il calcio è imprevedibile. A volte scegli Toscano e vinci, altre volte no. Hanno optato per un tecnico su cui c’erano dubbi legittimi, e invece ha fatto bene. Secondo me, il Vicenza non ha bisogno di una rivoluzione, ma serve un po’ di creatività e qualche colpo mirato, qualche acuto".

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