FOCUS TMW - La Top 11 del Girone A di Serie C: difesa Piacenza ok. Vola l'attacco della Pro Vercelli

E' andata in archivio la 24^ giornata del Girone A di Serie C. Questi i risultati:
Albinoleffe-Juventus U23 0-3
Pro Vercelli-Grosseto 3-0
Pontedera-Novara 1-0
Pro Sesto-Pergolettese rinviata per Covid-19
Alessandria-Giana Erminio 0-0
Livorno-Olbia 3-3
Como-Lucchese 1-0
Pro Patria-Renate 0-0
Carrarese-Lecco 1-2
Piacenza-Pistoiese 2-0
Di seguito, la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com, che opta per il 3-5-2:
Acerbis (Giana Erminio): in avvio gara, fa subito capire chi comanda. Dice "no" a Parodi, e sul giocatore si ripete due a metà primo tempo, chiudendo anche su Corazza. Ma è nella ripresa dove si supera, a cospetto di un avversario tanto blasonato ma di fatto innocuo: oltre a parate su Casarini e Sini, al 37' mette il sigillo sul match, parando a Corazza un rigore. E piegando moralmente l'Alessandria.
Dragusin (Juventus U23): tanti meriti per la vittoria centrata vanno a Ranocchia, più continuo del difensore, che ha però il merito di saper cambiare e adattarsi al match. Dopo un'incertezza iniziale, si trasforma e sfodera un prova sontuosa coronata anche con un eurogol che si insacca all'incrocio: ma sorprende molto l'atteggiamento. Da premiare.
Battistini (Piacenza): quando c'è da scendere in vera battaglia - scontro salvezza con la Pistoiese - risponde presente, e torna su vecchi standard. La difesa piacentina gira tutta alla perfezione, ma lui si distingue per un paio di preziosi interventi che consentono ai suoi di tenere anche alto il morale: che ha fatto la differenza.
Marchi (Piacenza): dà notevole sicurezza a tutto il reparto, cresciuto molto negli ultimi tempi. Contro la Pistoiese i punti valgono doppio, lui lo sa e fa valere l'esperienza, oltre a un buona senso tattico e tecnico.
Panati (Lucchese): rivitalizzato da mister Lopez, a Como fa scintille. Peccato i suoi non abbiano tutto il coraggio e la precisione che ha lui, bravissimo nel servire Petrovic su una conclusione che sarebbe valsa il vantaggio. Corre e non si da per vinto, gli equilibri e le geometrie della squadra dipendono tutte da lui.
Marotta (Lecco): col suo ingresso in campo, dettato dall'infortunio di Bolzoni, cambia il volto del centrocampo. Lui torna sui livelli di inizio stagione, decisamente alti, la squadra gira ancora di più: baluardo vero del centrocampo. Decide poi di far nascere l'azione con cui Iocolano, seppur poi in solitaria, timbra lo 0-2.
Caponi (Pontedera): svolge egregiamente il compito di impostazione e rottura, quello che normalmente gli compete, ma si trasforma anche in match winner regalando ai suoi un gol pesantissimo. Leader carismatico, e non solo.
Palma (Piacenza): di fatto dirige lui il gioco biancorosso, anche bel oltre il gol che mette il risultato dei suoi in sicurezza in una sfida in cui i punti valgono doppio. Sale in cattedra e mostra non solo un gioco concreto ed efficace per i suoi, ma anche dell'eccellente tecnica, con guizzi e giocate meritevoli che sono gradevoli anche alla vista.
Bussaglia (Livorno): la chiusura su Ragatzu in avvio fa capire che sarà la sua gara. Sfida salvezza, e quindi di nervi, contro l'Olbia, lui rimane lucido per tutti i 90' aiutando spesso la retroguardia, e muovendosi su entrambi gli out del campo, a seconda di dove c'è esigenza: una bella croce da portare, lo fa senza una piega. Il sacrificio è ripagato dal primo gol in amaranto.
Rolando (Pro Vercelli): il gol che arriva dopo tre mesi di digiuno sembra dargli nuova linfa vitale. E' indemoniato e imprendibile per un Grossetocomunque alquanto inerme, e sfiora persino la doppietta. Ma è soprattutto con la testa che mostra di esserci.
Zerbin (Pro Vercelli): se Rolando è imprendibile, Zerbin fa ancora di più. I grossetano avranno gli incubi al solo sentirlo nominare. Non dà punti di riferimento, si muove tra le righe, fa giocate, serve perfettamente i compagni: non solo in modo concreto, ma anche con delle belle giocate sotto il punto di vista tattico. Ha classe.
