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…con Giuseppe Sannino

…con Giuseppe SanninoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 7 aprile 2022, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

“La sconfitta contro la Macedonia pesa, non andare al Mondiale per l’Italia è una batosta. Ma fa parte del gioco. Anche se ci attacchiamo ai rigori e così via... è capitato e bisogna rialzarsi”. Così a Tuttomercatoweb Giuseppe Sannino.

Giusto proseguire con Mancini?
“Siamo arrivati all’Europeo felici e contenti. E ora si dice che abbiamo vinto gli Europei per culo. Eppure tutti parlavano di nuovo ciclo ed elogiavano la Nazionale. Perdiamo una partita e rivanghiamo cose che non esistono. Mancini è l’uomo giusto al posto giusto. Questa sconfitta può essere un punto di ripartenza”.

Da chi deve ripartire la Nazionale?
“Il nostro calcio produce ottimi calciatori, poi però bisogna anche farli giocare. Giusto che ci sia un po’ di esterofilia, ma ai nostri giovani bisogna dare la possibilità di sbagliare. E bisogna ripartire da questa sconfitta, si può ricostruire una grande Nazionale”.

Scudetto: su chi punta?
“Se la giocano tutte e tre. È un campionato avvincente; l’Inter ha fatto tre quarti in maniererà straordinaria è l’ultima partita l’ha vinta, come dice di Allegri, di corto muso. Spalletti a Napoli lo vedo sia papà che allenatore. Mentre il Milan sta facendo cose straordinarie. Pioli meriterebbe di vincere lo Scudetto e la politica del Milan mi piace. Bravo Maldini, per come pensa e come lavora: si comporta da dirigente vero”.

”Non ho il piacere di conoscere Sannino e neanche ne ho voglia, a questo punto. Rispetto la sua carriera ma posso garantire che, finché io sarò a Siena, Sannino non sarà l’allenatore”. Queste parole le ha pronunciate il direttore generale del Siena, Marco Trabucchi...
“Io questa persona non la conosco, mentre conosco il presidente del Siena. Ho visto l’altra volta a Grosseto la prima partita in Italia dopo quattro anni, quelle parole mi sono dispiaciute perché, ripeto, io conosco il presidente. A Siena sanno chi sono, ho grandi ricordi. Le parole di questo signore mi hanno dato fastidio, non so perché abbia fatto certe dichiarazioni. Al contrario invece, mi ha fatto piacere ricordare i vecchi tempi con chi ho conosciuto. E poi non sono il tipo di allenatore che va a vedere le partite per gufare i colleghi. Ho sempre parlato bene di Padalino quando mi si è presentata l’occasione”.

Pronto a tornare in pista, mister?
“Sono sempre in pista. Ho finito a Tripoli da primo in classifica, siamo usciti contro una squadra importante in Champions. Poi non volevano neanche che andassi via. E il mio prossimo obiettivo ce l’ho già in mente”.

Punta a ripartire dall’Italia?
“Ho accumulato esperienze, gioito, sofferto. Voglio soltanto un campo, undici calciatori e persone serie”.

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