OM, Longoria: "Con Sanchez abbiamo discusso molto. Ounahi? Non vogliamo cederlo"

Pablo Longoria, presidente dell'Olympique Marsiglia, ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione di Correa da nuovo calciatore dell'OM. Ecco quanto ha detto sul trasferimento dell'argentino dall'Inter: "L'operazione si è conclusa a fine mercato ma noi lo avevamo contattato già prima dello stage in Germania. È un acquisto molto importante per noi, ci serviva un profilo così: è un giocatore versatile, ama stare a sinistra ma può giocare pure da seconda punta. Ha tecnica, fisico, velocità... Ama attaccare in contropiede e quando ha la palla rende il gioco più agevole".

Crede che sia utile unificare le date di chiusura dei vari mercati?
"È necessario, anche e soprattutto tra diversi paesi. Ogni campionato deve finire nello stesso momento... Così viene infusa indecisione e incertezza. In un campionato a 18 squadre come il nostro poi l'impatto è ancora maggiore".

State perdendo due profili del centrocampo come Guendouzi e Ounahi.
"Mancano ancora cinque giorni alla fine del mercato... Per quanto riguarda Matteo Guendouzi, restano dei dettagli da definire anche se confermo che c'è un'offerta sul tavolo. Per Ounahi invece dico che ho letto e sentito le voci, ma non abbiamo intenzione di trattare la sua cessione. Certo, poi tutto è possibile fino alla fine della finestra dei trasferimenti...".

Se avete preso Correa dall'Inter, loro hanno adesso il vostro ex attaccante Alexis Sanchez. Com'è andata con lui?
"Abbiamo discusso, molto. La pista è stata abbandonata nelle ultime settimane, non saprei neanche darvi una data precisa, abbiamo avuto così tanti colloqui che me ne sono dimenticato. Sicuramente è un grande giocatore e lo avremmo voluto con noi, però cercavamo elementi complementari per la nostra rosa".

Come si trova con Marcelino dopo Tudor?
"Il cambiamento apportato quest'estate è grande, cerchiamo uno stile di gioco che ci dia maggior ordine e stabilità. Una filosofia che sia più efficiente per la stagione della Ligue 1. Passare da un allenatore all'altro è un rischio e ce lo assumiamo, ma pensiamo sia la decisione migliore. Diamo tempo perché i pezzi del puzzle si uniscano. Io sono contento".