"Quando non sei al top, chiudi la bocca": Rothen seccato dal mea culpa di Pavard al Marsiglia
Un inizio di stagione positivo all’OM, ma Benjamin Pavard è riuscito a rovinare quanto di buono fatto in una sola settimana. Nella sconfitta con lo Sporting (2-1) e nel ko contro il Lens (2-1), il difensore in prestito dall'Inter ha vissuto delle serate da incubo tra un tiro deviato nella propria porta, un rigore concesso, un autogol e nel complesso due prestazioni da insufficienza piena. L'ex Bayern, per questo si è scusato, ma l'ex nazionale francese Jérôme Rothen ha commentato in maniera sprezzante questa scelta.
"Oggi ci sono molte cose che mi sfuggono con questa generazione. Ma Pavard non fa parte della nuova generazione", ha commentato durante la trasmissione 'Rothen s’enflamme' su RMC Sport. "Sta per compiere 30 anni, è più verso la fine che l’inizio della carriera. Con tutto il palmares che ha, tutte le partite vinte, tutte le buone prestazioni e quelle meno buone… inevitabilmente ci sono stati alti e bassi. E non l’ho mai visto comunicare in questo modo". Insomma, per Rothen si tratta di una trovata comunicativa per portarsi dalla propria parte i tifosi del Marsiglia.
"Attraverso questo tipo di messaggio, la prima cosa, e per questo lo accuso, è solo comunicazione. Se fai solo comunicazione, a un certo punto ci sono cose che ti sfuggono. E poi l’altra cosa per cui volevo criticarlo è che non puoi mandare questo messaggio a tutti spiegando che ti scusi per la tua prestazione. Già quando entri in campo l’obiettivo è essere bravo, fare del tuo meglio e cercare di far vincere la tua squadra. Solo che a volte vuoi esserlo e non è stato il caso di Pavard contro lo Sporting o addirittura contro il Real Madrid. Le sue cattive prestazioni - ha analizzato l'ex PSG e Monaco - all’inizio della stagione si verificano spesso quando il livello si alza in trasferta, dove è un po’ sopraffatto. L’abbiamo visto a Lens. E immagino che all’inizio di queste partite volesse portare la sua esperienza, il suo talento, la sua qualità per fare delle partite top".
L'unico mea culpa, semmai, doveva essere indirizzato ai compagni di squadra e al Marsiglia: "Quando non sei al top, chiudi la bocca e lo riconosci. Lo riconosci, ma ti rimetti al lavoro. Perché qui si è messo una pressione in più per la prossima partita. Chi dice che non sarà insufficiente nella prossima partita? Perché può succedere. E allora cosa dirà? Un altro messaggio di scuse?", la chiosa di Rothen.











