Real-Osasuna non sarà posticipata. Herrera attacca Tebas: "Non tutti usano il cervello"

Sergio Herrera, portiere dell'Osasuna e figura di spicco dello spogliatoio della squadra di Pamplona, ha espresso il suo sostegno al Real Madrid in un’intervista a El Larguero, dopo la decisione del Giudice Unico delle Competizioni di non posticipare la partita del 19 agosto. Il portiere non ha usato mezzi termini: "Il Real Madrid ha chiesto di posticipare la partita? Lo abbiamo capito perfettamente. La cosa logica era dire di sì. Chiunque abbia un minimo di cervello sa che non hanno il tempo per essere al 100%," ha dichiarato Herrera.
Inoltre, ha lanciato una frecciatina diretta a Javier Tebas: "Il problema è che non tutti ce l'hanno. Alcuni si credono furbi, ma poi finiscono per sembrare privi di cervello". Herrera ha chiarito che sia il club che i giocatori dell'Osasuna erano favorevoli al rinvio: "Abbiamo sostenuto la decisione del Real Madrid. Non c'era niente di male nell'aiutare. Sono colleghi professionisti e stanno arrivando da una competizione ufficiale come il Mondiale per Club. Non è una amichevole. È un torneo che dà visibilità alla LaLiga e avvantaggia tutti noi"
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Nonostante il consenso informale tra i club, la LaLiga ha imposto la sua linea: "Quando le decisioni vengono prese senza dialogo, a rimetterci è il calcio", ha aggiunto. Infine, Herrera ha messo in evidenza l’aspetto umano della situazione: "Lasciando da parte i nomi e le maglie, penso al collega professionista. Se fossimo noi in quella situazione, vorremmo che gli altri capissero. Non si tratta di privilegi, ma di buon senso".
