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Belgio-Italia, Pfaff: "Chi vince sarà finalista. Donnarumma? Non è il miglior portiere"

ESCLUSIVA TMW - Belgio-Italia, Pfaff: "Chi vince sarà finalista. Donnarumma? Non è il miglior portiere"
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 1 luglio 2021, 15:08Euro 2020
di Gaetano Mocciaro

È tempo di Belgio-Italia, prima vera gara in cui gli azzurri non partono con i favori del pronostico. Dopo l'eliminazione della Francia e dopo aver eliminato il Portogallo, la squadra di Roberto Martinez è l'indiziata numero uno a vincere il torneo. Una generazione incredibile, quella belga, ma che finora non ha vinto nulla se non una medaglia di bronzo ai Mondiali. Ai microfoni di Tuttomercatoweb la leggenda dei Diables rouges, Jean-Marie Pfaff, ci dice la sua sulla sfida di Monaco di Baviera, città peraltro a lui cara visti i suoi trascorsi al Bayern Monaco.

Il Belgio sulla carta è il favorito alla vittoria finale
"Così dicono, ma se la Francia esce agli ottavi con la Svizzera, il Portogallo va fuori anche giocando bene tutto può succedere. Gli Europei da sempre ci hanno insegnato che la sorpresa è dietro l'angolo: la Danimarca ha vinto un'edizione pur non dovendo partecipare".

Cosa deve temere l'Italia di questo Belgio?
"È una squadra solida, che non ha quasi punti deboli. I giocatori sono nel pieno della carriera, giocano in grandi squadre e hanno la giusta esperienza. E tatticamente il Belgio è difficile da affrontare, perché è solido in difesa, recupera palla velocemente in mezzo e poi ci pensa Lukaku col suo fisico a impegnare i difensori avversari, facendo al tempo stesso salire la squadra".

Questo Belgio ha già superato quello dei suoi tempi, ottenendo un terzo posto ai Mondiali. Che differenze ci sono tra questa squadra e quella in cui Lei ha giocato?
"C'era un'altra mentalità: una volta i nomi di Unione Sovietica, Argentina o Italia facevano paura, oggi è il Belgio a incutere timore negli altri. E poi anche l'esperienza internazionale: la selezione nella quale ho giocato aveva solo me al Bayern, Gerets al PSV. E poi tutti militavano in patria. Oggi tutti militano nei grandi campionati europei".

Che impressioni ha avuto dall'Italia?
"Mi ha colpito il collettivo, lo spirito di squadra. È evidente che Mancini abbia fatto un grande lavoro. Certo, non ci sono grandi nomi a differenza del passato, ma è una squadra solida, motivata, che gioca bene. Credo che sarà una partita diversa rispetto a quella vista contro il Portogallo, nel quale Cristiano Ronaldo è stato lasciato solo davanti. Gli azzurri sono più corali".

Che idea si è fatto da portiere di Donnarumma?
"È bravo, indubbiamente. Ha senso della posizione, i tempi giusti, il fisico. Non credo sia ancora al livello di Zoff o Zenga, per parlare di grandi portieri italiani del passato, anche se è difficile fare un paragone considerato che il ruolo del portiere è anche cambiato, con mio dispiacere: ora si bada troppo a giocare con i piedi, poi succedono cose come con Unai Simon in Croazia-Spagna".

Può diventare il migliore al mondo?
"Posso dire che è un grande portiere, ma a oggi non il più grande. Personalmente per me Neuer è il numero uno".

Il suo trasferimento al Paris Saint-Germain è tema ricorrente in Italia, soprattutto per le enormi cifre riguardanti il suo ingaggio
"I soldi fanno girare tutto, sono l'unica cosa che conta ormai. Una volta si parlava delle qualità tecniche, ora di denaro".

Si parla di 10 milioni di ingaggio l'anno
"Chissà allora quanto dovevano dare a me (ride, ndr)"

Un pronostico secco: come finisce stasera?
"Non basteranno 90 minuti di gioco, dico solo questo. Sarà una gara tirata, che si chiuderà sullo 0-0 e andrà ai supplementari, probabilmente anche ai rigori. Aggiungo solo che la vincente per me va in finale".

Crede che questa generazione belga abbia una delle ultime chances di vincere qualcosa, tra questi Europei e i Mondiali del prossimo anno?
"Non direi. De Bruyne, Hazard, Lukaku hanno oggi tra i 28 e i 30 anni e ancora un ulteriore Mondiale dopo quello del Qatar potrebbero farlo tranquillamente. Io sono arrivato quarto a Messico '86 a 34 anni. Si dice che il vino migliora col tempo, no? E loro sono giocatori di grande qualità, in una fascia d'età che gli permetterà di dare il meglio proprio in questi anni".

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