Roma ha scelto il suo nuovo re: applausi per Dybala, fischi per Zaniolo. Ma Mou lo difende

Esiste una Roma con Paulo Dybala in campo e un'altra Roma senza. La conferma, l'ennesima in questa prima parte di stagione, è arrivata nella sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Genoa (1-0 finale), decisa proprio da una magia della Joya dopo un primo tempo di superiorità territoriale che non aveva però visto sbloccarsi il risultato nonostante la traversa colpita da Pellegrini.

Insieme all'argentino, il protagonista della serata dell'Olimpico è stato il giovane Edoardo Bove, ventenne centrocampista che è partito dal 1' mostrando grande personalità nelle due fasi di gioco. Due, invece, le notizie meno positive per la Roma: il problema fisico accusato da capitan Lorenzo Pellegrini, costretto a uscire già durante l'intervallo (proprio per Dybala) a causa di un fastidio alla coscia destra che sarà valutato nelle prossime ore e i fischi dei tifosi di casa a Nicolò Zaniolo.

Ne ha parlato lo stesso José Mourinho a fine partita: "Non sono più un bambino, tra poco compio 60 anni ma so che quando si dà il massimo non si è obbligati a dare di più. Quando un giocatore dà tutto, ha sempre il mio affetto. Mi è dispiaciuto sentire qualche fischio per Zaniolo: alla gente chiedo di non fischiare i miei giocatori", è stata la richiesta del tecnico portoghese al popolo giallorosso. Ma la prestazione dell'ex Inter, almeno stavolta, non è stata sufficiente (leggi qui le pagelle di TMW di Roma-Genoa).