Antonio Logozzo, il terzino che ha portato la Calabria nel mondo

A metà novembre ‘75 Azeglio Vicini annuncia che, per i giocatori nati dopo il 1° agosto 1954, si formerà la nuova Nazionale Under ’21 . Fa già alcuni nomi , come quello del lanciatissimo Patrizio Sala del Torino e pochi altri. Tra questi c’è Antonio Logozzo, terzino dell'Ascoli . E il 28 novembre arrivano le convocazioni. Appuntamento il 2 dicembre al centro tecnico federale di Coverciano. Con Antonio ci sono Manfredonia e Giordano della Lazio, Virdis del Cagliari, Paolo Rossi del Como, Bini dell’Inter, Chiodi del Bologna, il portiere Franco Tancredi del Milan, Francesco Guidolin del Verona ed altri .
Un mese dopo, la scrematura di Vicini lascia fuori Manfredonia , Paolo Rossi e qualche altro. Dopo Natale, Antonio Logozzo viene confermato e parte per Modena con l’Under. In fondo è un’amichevole contro una rappresentativa emiliana, di quelle che oggi attirerebbero solo addetti ai lavori. Quel giorno allo stadio Braglia sono in quindicimila . Lui fronteggia una promettente e insidiosa ala destra della Primavera del Carpi, che si chiama Salvatore Bagni. Infatti Antonio viene schierato terzino sinistro e si fa valere : “E’ stato un periodo fantastico. Era come se avessimo giocato sempre insieme”.
E buon compleanno ad Antonio Logozzo
Antonio Logozzo (Gioiosa Ionica, 26 settembre 1954). Difensore, in particolare terzino destro, cresce nelle giovanili della Bovalinese e la sua carriera professionistica inizia a 19 anni in Serie C nell’Acireale.
Grazie alla continuità su buoni livelli, passa rapidamente alle categorie superiori: l’anno dopo in B con l’Avellino e quello successivo viene chiamato da Costantino Rozzi all’Ascoli in A. La stagione 1975-’76, quella del debutto in Serie A, è però negativa per la sua squadra: l’Ascoli retrocede.
La stagione successiva, Logozzo rimane nelle Marche soltanto per tre giornate, dopo di che viene ceduto al Verona, dove resterà per tre stagioni, l’ultima delle quali conclusa con la retrocessione in B.
Passa quindi alla Sampdoria, dove rimarrà pure tre stagioni in Serie B, quindi viene ceduto in prestito al Cagliari e nell’estate 1982 passa al Bologna insieme a Roselli, Galdiolo e Brondi nell’ambito dell’operazione che porta in blucerchiato Roberto Mancini.
Con i felsinei disputa una stagione in B e una in C1, segnando in quest’ultima l’unica rete della sua carriera, che risulterà decisiva per la promozione. La stagione 1985-’86 lo vede ancora in B con il Catanzaro, ma il campionato finirà con la retrocessione della squadra e Logozzo chiuderà la sua carriera agonistica in serie C militando con Nocerina e Atletico Catania.
