Mantova, Piccoli: "Il problema è mentale, serve una scossa. devo riflettere"

Il Mantova cede in maniera fragorosa tra le mura amiche per mano del Frosinone. I ciociari calano la manita in una partita praticamente senza storia. La terza sconfitta consecutiva e la mancanza di reazione dei biancorossi. La posizione del tecnico Davide Possanzini è in bilico, di questo ne ha parlato il presidente Filippo Piccoli: nel post-gara
“Sono venuto io perché mi sembrava giusto e corretto che la società ci mettesse la faccia. Siamo in una posizione complicata, ho bisogno di riflettere come andare avanti. Così non posso permettere che il lavoro e gli investimenti per riportare Mantova e la città a galla siano vanificati così. Mi prendo tempo, il più breve per prendere una decisione importante per smuovere questa situazione. Con il mister ci siamo parlati ieri, abbiamo la comune idea che tutto dipenda dalla testa. C’è un discorso mentale ma bisogna trovare una soluzione, dobbiamo dare una scossa per rispetto di tutti. Cambiano gli interpreti e il risultato non cambia, per me la squadra è con il tecnico. In questo momento il calendario non ci aiuta, vorrei evitare di perdere tempo prezioso".
Nel corso della gara i tifosi più calorosi hanno abbandonato la curva. Il presidente ha aggiunto: "Capisco il loro disappunto, è anche il mio. Ognuno ha le sue modalità di contestare ma la situazione è sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno ci sono stati sempre vicini, abbiamo perso le partite, tolto una o due partite la squadra ha dato dimostrazione di essere viva. Adesso stiamo perdendo partite dall’estate scorsa, l’encefalogramma è piatto. Ho sempre parlato di salvezza, quest’anno siamo partiti con l’idea di aver fatto le cose meglio e investito di più, che è vero perché i bilanci sono pubblici. L’obiettivo non è cambiato perché Mantova quello a cui deve puntare in questa fase di consolidamento è il mantenimento della categoria. Posso anche retrocedere ma non così”
