Lampros Choutos, scelto da Bruno Conti in Grecia a 14 anni. Non ha mai segnato in A

Lampros Choutos nel 1993 era uno dei giovani più importanti d'Europa. Aveva 13 anni e mezzo e Bruno Conti lo aveva battezzato come il possibile attaccante del futuro. Per questo il greco viene prelevato dal Panathinaikos e tesserato dai giallorossi, dopo un provino fatto a Trigoria. L'ex ala lo aveva scovato tramite una videocassetta inviata dallo stesso calciatore. Due stagioni più tardi, vista l'evidente differenza con i suoi compagni, viene portato in Primavera a 16 anni, mentre il 20 aprile del 1996 esordisce contro il Napoli, in Serie A, grazie a Carlo Mazzone che lo fa subentrare a un'altra figura abbastanza influente: Francesco Totti.

Sembra l'inizio di una grande carriera, visto che Choutos sarà il capocannoniere in Primavera nel 1996 e destinato a crescere in prima squadra. Invece Carlos Bianchi prima - che quasi epura Totti - e Zeman poi lo relegano al settore giovanile, dove continua a segnare molti gol (saranno 59 in quattro anni) ma gli vengono preferiti i bidoni più disparati, da Bartelt a Fabio Junior. Così lui cambia e va all'Olympiakos, dove inizia bene ma poi si rompe il crociato, costringendolo a un lungo stop.

Le vie della Serie A però sono imperscrutabili. Per questo nel 2004-05 viene acquistato dall'Inter, non si sa bene perché, che poi lo cede a gennaio all'Atalanta. Una presenza e zero gol in totale. Al Maiorca segna i primi tre gol da professionista fuori dalla Grecia: rimarranno gli unici, escludendo quelli al Pescina Valle del Giovenco, in Serie C, nel 2009-10. Ne farà tre in ventuno partite, non benissimo. Oggi Lampros Choutos compie 44 anni.