Bologna, Santiago Castro scorda Thiago Motta: "Con Italiano più cross. E mi piacciono"

"Se è vero che a livello di spirito e “garra” assomiglio un po’ a Tevez? Un po’ sì, forse ha ragione... Carlos è sempre stato un idolo, un modello: ma lui è lui
eh…". Così Santiago Castro ha esordito nell'intervista rilasciata ai taccuini della Gazzetta dello Sport, in edicola oggi.
Il centravanti del Bologna, che dovrà raccogliere la pesante eredità di Zirkzee, ha parlato così dell'ormai ex numero 9 rossoblù: "Joshua è un ragazzo splendido, umile. Quel che ci siamo detti resta in privato, ma di certo io gli ho espresso la mia contentezza del suo passo allo United e lui mi ha detto 'Santi, tu sei pronto'. Una grande persona, Joshua. Dove può arrivare questo Bologna? Non lo so: abbiamo un campionato da affrontare, una Champions da vivere. Spero che l’annata sia bella e anche lunga. E il gruppo è fantastico".
La stagione 2024-25 sarà una scoperta per la punta argentina di 19 anni, che ha spiegato cosa cambierà da Thiago Motta al nuovo allenatore Vincenzo Italiano: "Thiago a giocare più vicino alla squadra. Vincenzo mi chiede movimento per aprire il gioco anche senza palla, di attaccare l’area. Sono molto simili, con Italiano magari si cerca la verticalità prima e ci sono più cross. E i cross mi piacciono...", la chiosa.
