Abodi: "Moggi non mi ha inviato nessuna chiavetta USB. Giustizia sportiva non è tema di maglia"

Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato nel corso della trasmissione "Radio Anch'Io Sport" su Radio Rai1:
Cosa fare per allontanare gli incivili dagli stadi?
"Ognuno può dare un contributo col proprio comportamento a proseguire nell'opera che con merito sta portando avanti Piantedosi. I club devono collaborare mettendo a disposizione dei filmati e anche in qualche modo indicare che sono indesiderati quelli che continuano con i cori razzisti e antisemiti. Chi si comporta così non è un tifoso ma un teppista".
Fenomeni di violenza sempre più fuori dagli stadi: allora non è più un problema del mondo dello sport?
"La violenza trova spunto anche nella mancanza di cultura e rispetto. Vorrei che si lavorasse alla supremazia del rispetto e servono strategie di lungo periodo che comincino dallo stadio. Ricordo però ciò che è successo dentro la curva del Napoli, o nel mese di dicembre dello scorso anno venne sgomberata un'intera curva. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo, va affrontato tutto con metodo ed ho piena fiducia nell'ordine pubblico".
Calciopoli: Moggi ha detto che le ha spedito una chiavetta USB con tutte le intercettazioni. È così?
"Se lo avessi ricevuta l'avrei trasmessa all'autorità giudiziaria. Ma non ho ricevuto nessuna chiavetta. Se vogliamo ripartire anche con una rivisitazione dell'accaduto, bisogna essere chiari e trasparenti: non ho ricevuto nessuna chiavetta".
Stadi italiani sono fatiscenti: è l'ora di muoversi?
"Io ricordo i primi interventi che ho fatto 13 anni fa a questi microfoni e non è cambiato molto. L'europeo è una grande opportunità perché sembrano fatti per noi. Dobbiamo cercare di semplificare tutto e il lavoro del governo va in questa direzione. Ci sono 10 stadi più 1 che potrebbero essere coinvolti e dunque c'è molto lavoro da fare".
Giustizia sportiva e i vari casi che stanno nascendo di settimana in settimana, cosa ne pensa?
"Abbiamo bisogno di chiarezza. Non è un tema di maglia. Si rischia di trasferire la giustizia sportiva a una semplice partita di calcio. Dovremmo essere tutti dalla stessa parte. Ci vedremo in settimana con Gravina e chiederò un incontro con i presidenti delle Leghe. Serve trasparenza e chiarezza, oltre allo stesso metro per tutti".
