Addai già incubo degli avversari, Baturina parla la stessa lingua di Paz: Como scopre i suoi gioielli

Tanti spunti, particolarmente interessanti, dall'amichevole che il Como ha giocato contro l'Al Ahli, squadra campione della Champions League asiatica. A conti fatti al Sinigaglia si sono affrontate due delle squadre con alle spalle società fra le più ricche del pianeta, e in campo la qualità si è vista eccome.
Alla fine hanno avuto la meglio gli uomini di Cesc Fabregas, con un 3-1 che dà così seguito al bel successo contro il Lille nella prima uscita stagionale. D'accordo si tratta pur sempre di calcio di luglio, ma le prime indicazioni sono arrivate forti e chiare.
Gli occhi dei tifosi erano tutti rivolti verso i nuovi sfavillanti acquisti del Como. Non a Jesus Rodriguez, talento ex Betis ancora indietro di condizione e per questo non convocato (ma presente allo stadio per seguire dal vivo i compagni). L'unico titolare è stato Nicolas Kuhn, autore di un buon primo tempo nonostante i carichi di lavoro sulle gambe. Poi nella ripresa dentro anche Addai e Baturina: il primo ha di fatto rotto gli equilibri, spaccando in due la squadra avversaria (e la partita) con le sue sgroppate sulla fascia condite da dribbling e tunnel. Molto bene anche Baturina, da subito nel vivo del gioco e in sintonia con l'altro gioiello, Nico Paz. I due si sono scambiati posizioni e hanno dialogato lasciando parlare la qualità tecnica prima ancora che la lingua. E Como, anche se siamo solo alla seconda amichevole, inizia già a sognare in grande...
