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Atalanta Brugge, un anno dopo l'eliminazione: ricordi, polemiche e voglia di rivalsa

Atalanta Brugge, un anno dopo l'eliminazione: ricordi, polemiche e voglia di rivalsaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 06:45Serie A
di Filippo Davide Di Santo

Un dente avvelenato. Basta questo per descrivere la sfida dell’Atalanta contro il Club Brugge a distanza di una stagione: l’occasione non soltanto di conquistare la prima vittoria in Champions della stagione davanti ai propri tifosi, ma anche di “vendicare” (sportivamente parlando) una delle eliminazioni più controverse in tutta la storia della Dea.

Incontro che ovviamente parte da lontano considerando il percorso 2024/2025 in Champions dell’Atalanta di Gasperini: un percorso dove la Dea è stata il più delle volte dominante affrontando alla grande squadre come Barcellona e Real Madrid. Ciò che però era mancato a quella squadra sono stati i dettagli, i cosiddetti “zero virgola”: il rigore sbagliato da Retegui contro l’Arsenal, le tante occasioni sprecate contro il Celtic e quel punto fatale per non entrare tra le prime otto.

Da lì il doppio incontro con il Club Brugge che ha cambiato la storia dell’Atalanta 2024-2025. Certo, il rigore all’andata con l’arbitro Umut Meler al centro delle polemiche, ma non solo questo. Nel mezzo una doppia gara dove la Dea si è dimostrata prevedibile e l’eliminazione ha intensificato altre polemiche creando un vero effetto domino: il rigore di Lookman, la critica esagerata di Gasperini, poca serenità, l’annuncio del non rinnovo da parte di Gian Piero e una squadra che di li a poco avrebbe perso il suo treno Scudetto, ad oggi un grande rimpianto seppur la stagione positiva della squadra nerazzurra.

I tempi sono cambiati e bisogna concentrarsi sul presente. L’Atalanta stasera deve dimostrare personalità e voglia di vincere: DNA perfetto per costruire l’ennesimo grande percorso in Champions League andando il più avanti possibile.

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