Bastoni finalista di Champions, senza dimenticare il passato: "A 15 anni volevo smettere"

Intervenuto a The BSMT, il difensore nerazzurro Alessandro Bastoni ha ripercorso la sua carriera nel calcio, focalizzandosi sulle difficoltà affrontate da ragazzino. Queste le sue dichiarazioni principali:
"Da piccolo in casa mia si guardava solo calcio. Mio padre ha giocato fino all’Under 21 della Nazionale e in Serie B con la Cremonese", racconta. "Non è riuscito a sfondare, ma mi ha cresciuto come un diamante da proteggere. Mi ha evitato gli errori che aveva fatto lui". Proprio suo padre lo accompagnava ogni giorno da Piadena, in provincia di Cremona, fino a Bergamo per allenarsi con l’Atalanta: "Facevamo 230 km al giorno. Non ha mai mollato e mi ha trasmesso questa tenacia". Quando si tratta di sacrifici, Bastoni non dimentica gli anni difficili nei settori giovanili: “A 15 anni giocavo poco e pensavo: ‘Chi me lo fa fare?’. Tornavo a casa alle nove di sera, ma i miei genitori mi hanno fatto capire che non dovevo mollare. Tanti ragazzi più forti di me non ce l’hanno fatta. Nel calcio conta la testa, non solo il talento”.
La pagella di TMW di Alessandro Bastoni dopo la gara col Barcellona di martedì
Bastoni 7 - Su Lamine Yamal si fatica, e non potrebbe essere altrimenti. Una chiusura clamorosa nel primo tempo in scivolata, quando si sgancia aiuta la manovra.
