Cagliari, tra presente e futuro. Ora breve stop, poi programmazione: a cominciare dal mister

Stagione archiviata con una giornata di anticipo quella del Cagliari, che in extremis ha pure provato a rovinare la festa al Napoli uscendo però dal 'Maradona' con solo l’onore delle armi, e ora è tempo di pensare al futuro. Una stagione tutto sommato tranquilla, che ha visto la consacrazione di un centravanti da 10 gol quale è Roberto Piccoli, un esterno con gol nelle gambe come Nadir Zortea (su di lui Napoli e Fiorentina, ma occhio alla Spagna), un portiere in odore di Nazionale come Elia Caprile (si lavora al riscatto da 8 milioni dal Napoli) e le sicurezze chiamate Sebastiano Luperto, Yerry Mina (fresco di rinnovo fino al 2028) accanto allo zoccolo duro formato da Leonardo Pavoletti, Alessandor Deiola e Nicolas Viola, che potrebbe prolungare di un’altra stagione.
Mister Davide Nicola, che ha pareggiato i punti della stagione precedente salvandosi anche stavolta alla penultima come quando sulla panchina sedeva Claudio Ranieri, nelle ultime conferenze stampa della stagione, ha rivendicato il suo lavoro e i risultati ottenuti, ribadendo la voglia di programmare quanto prima la nuova stagione con il direttore sportivo Nereo Bonato e il presidente Tommaso Giulini: “Per fare un salto in più e arrivare a salvarsi con più giornate di anticipo occorre fare valutazioni e investimenti diversi”, il succo del suo pensiero. Ma la società? Come già fatto nelle precedenti due stagioni, questa settimana sarà sostanzialmente di stacco per mister e dirigenza, e di riflessione per ragionare su aspetti positivi e da migliorare rispetto al campionato appena concluso.
Difficile aspettarsi novità degne di nota prima di una settimana, a cominciare dal futuro del tecnico per arrivare al discorso inerente rinnovi di contratto (si tratta con Augello per un prolungamento biennale) e riscatti (Caprile, Adopo, Zortea), quindi il mercato in entrata e uscita, ma lo scarso impiego di alcuni elementi patrimonio del club (su tutti Prati, ma anche Obert e Gaetano) è stato invece un fattore che non potrà non essere valutato.
L’ambizione - dichiarata a più riprese dalla dirigenza - è quella di migliorare in termini di punti e qualità del gioco, ma con realismo e senza saltare delle tappe, con coerenza e chiarezza senza false promesse: il Cagliari intende proseguire sulla strada della continuità in termini di budget e bilancio, gestiti con oculatezza e crescita graduale da novembre 2022 a oggi. Niente spese pazze, patrimonializzazione, giovani ed equilibrio nelle valutazioni. Ma si valuterà anche se si potranno fare sforzi di rilievo per la prima volta dopo l’ondata del COVID.
