Calhanoglu (e non solo) stupito dalle parole di Lautaro e Marotta: Inter, aria di fine ciclo

“Rispetto l’opinione dei miei compagni e del presidente, ma il rispetto sia reciproco”. Con un post social, Hakan Calhanoglu è tornato così sulle dichiarazioni di Lautaro e Beppe Marotta, che hanno segnato il post partita del ko con il Fluminense. Parole che, per il centrocampista turco, sono state più o meno fulmini a ciel sereno, e non solo per lui.
Lo spogliatoio è rimasto prevedibilmente scosso dall’uscita del capitano, le cui parole con ottima probabilità non erano indirizzate al solo Calhanoglu, e del presidente nerazzurro, che ha invece spostato il focus interamente sul centrocampista turco. A livello mediatico ha funzionato, ma le dinamiche interne della squadra sono rimaste toccate e diversi compagni hanno chiamato Hakan: la sensazione è che la fine del Mondiale per club abbia scoperchiato il vaso di Pandora di fine ciclo.
Il futuro di Calha, tra una dichiarazione e l’altra, è tutto da scrivere, anche se un dato è oggettivo: il centrocampista, come peraltro ha detto lo stesso Marotta, non ha mai chiesto la cessione all’Inter. Il Galatasaray, da parte sua, ha chiesto informazioni alla dirigenza nerazzurra e ha formulato una prima proposta, attraverso l’agente Gordon Stipic. La risposta, in questa fase, è stata chiara: 40 milioni di euro per aprire alla cessione. Cifre che il Gala non ha intenzione di pagare, ma che del resto rappresentano solo un punto di partenza, mentre quello di caduta può essere fissato più in basso: attorno ai 25, l’affare si può chiudere. Servirà un po’ di tempo: gioca a fare della società di Istanbul, che non ha fretta, mentre l’Inter, se partirà uno dei suoi giocatori più importanti - che l’anno scorso ha detto no a una ricca offerta del Bayern Monaco per rimanere nerazzurro - dovrà ricostruire. E che da ieri ha aperto per prima il fronte della possibile rottura col suo regista.
