Condò sull'Italia: "Il sorteggio non sarà carino, senza Tonali a centrocampo servono idee"

Paolo Condò, editorialista di Repubblica, analizza così il pari senza reti ottenuto ieri dall'Italia a Leverkusen contro l'Ucraina, che porta gli azzurri agli Europei 2024: "La fregatura finale aleggiava così concreta e beffarda, così presente addirittura nell’istante del contatto Cristante-Mudryk (giudicato troppo leggero per concedere agli ucraini un rigore così pesante), da rendere per un breve momento travolgente il sollievo per la qualificazione agli Europei. Non era scontato che Luciano Spalletti riuscisse a calarsi così rapidamente in un lavoro per lui inedito, e a portare l’Italia oltre la trappola che l’Ucraina le aveva preparato ottenendo risultati migliori contro le altre avversarie.
Non può mai essere una notizia il fatto che l’Italia si qualifichi a un torneo tra le 24 squadre migliori d’Europa; un po’ lo diventa, però, nel momento in cui l’arte sempre meno spiegabile dei sorteggi calcistici compone un girone di qualificazione con le ultime due finaliste dell’Europeo (noi e l’Inghilterra) più una nazionale ricca di qualità giovane come l’Ucraina, spinta per di più da una motivazione inaccessibile alle sue avversarie. Agli spareggi tiferemo sinceramente per lei.
Servono però idee nuove a centrocampo perché la forzata assenza europea dello sciagurato Tonali è un guaio, e non è detto che Jorginho, che gli aveva ormai mollato il bastone del comando, sia in grado di riprenderlo. Difficilmente il sorteggio sarà carino con noi, e questo è un bene perché partiremo da campioni in carica, ma considerati al massimo un outsider. L’ideale per crescere dentro al torneo".
