Passo falso verso lo Scudetto: il Napoli si fa rimontare due volte dal Genoa e l'Inter accorcia

Prima mancavano quattro passi - come li chiama Antonio Conte - poi tre e adesso soltanto due. Ma il margine sull'Inter si è ridotto. Perché il Napoli, malgrado si porti due volte in vantaggio, non riesce a battere il Genoa in un Maradona tutto esaurito e si fa rosicchiare due punti dei nerazzurri. Partenopei avanti due volte: al quarto d'ora con Lukaku e dopo 20 minuti della ripresa con Raspadori. Ma in entrambi i casi si fa raggiungere, da un'autorete sfortunata di Meret nella prima frazione e da un colpo di testa di Vasquez a sei primi dalla fine. Finisce 2-2, una chance sprecata per gli azzurri. E la corsa-Scudetto resta più viva che mai.

Una brutta e una bella notizia per Conte
Antonio Conte conferma il 4-4-2 con Raspadori e Lukaku in attacco e recupera Lobotka in mediana. Dall'altro lato Patrick Vieira lancia diversi giovani e quindi mischia le carte: Ahanor e Otoa in difesa, Norton-Cuffy in trequarti. Il copione fin dai primi minuti è chiaro: il Napoli fa la partita, il Genoa pressa parecchio e rischia di farsi infilare. E infatti al quarto d'ora proprio in zona centrale passano gli azzurri, con McTominay che manda Lukaku in porta: il belga con una spallata abbatte Vasquez e davanti e Siegrist incrocia il destro per l'1-0. Poco prima, però, era arrivata una brutta notizia per i partenopei: l'infortunio di Lobotka, ancora alla caviglia, sostituito con Gilmour.

Cade l'imbattibilità del Napoli: arriva l'1-1 del Genoa
Il match scivola via con lo stesso spartito. Il Genoa non sfigura e col passare dei minuti comincia a farsi vedere anche nell'ultimo terzo di campo. Poi, poco dopo la mezzora, trova anche la rete del pareggio: cross di Messias, sul secondo palo Ahanor di testa manda la sfera sul palo prima, poi addosso a Meret e infine in porta; è autorete del portiere friulano, che perde l'imbattibilità dopo quasi 400 minuti. Dopo il gol dell'1-1 il Grifone prende coraggio, il Napoli ha qualche altro guizzo con Spinazzola ma non impegna più il portiere. E il primo tempo si chiude sull'1-1.

Raspadori, un 2025 coi fiocchi
Nel secondo tempo il Napoli torna a giocare meglio rispetto all'ultima fase della prima frazione di gioco. Nel giro di 6-7 minuti due palle-gol, una per Lukaku e l'altra per Raspadori, ma non capitalizzate. Bisogna attendere il 64' affinché gli azzurri scaccino i fantasmi. Ci pensa uno degli uomini più in forma dell'anno, Raspadori, servito al meglio da McTominay: controllo a seguire e sinistro a trafiggere Siegrist per il 2-1. Un 2025 da ricordare fin qui per l'ex Sassuolo, al quinto gol in quest'anno, il sesto in campionato.

Vasquez gela il Maradona
Continua a macinare gioco il Napoli, anche dopo i cambi, ma a sei minuti dalla fine arriva la doccia gelata. Martin, da poco entrato, fa partire un traversone per Vasquez, rimasto in proiezione offensiva. Il messicano salta sulle spalle di Olivera e di testa trova una traiettoria imprendibile per Meret. Alla rete del 2-2 i partenopei reagiscono con un sinistro di Politano, neutralizzato dal portiere, e un colpo di testa di Billing che termina di un soffio a lato. Il forcing finale non produce frutti, al Maradona finisce 2-2 e ora c'è un solo punto di vantaggio sull'Inter.