Conte come Spalletti, scudetto e poi addio Napoli. Salvo sorprese, c’è solo da dirselo

Veni, vidi, vici. Antonio Conte è pronto a seguire le orme di Luciano Spalletti, con qualche differenza ma non nei fatti. Conquistato il quarto scudetto della sua storia, il Napoli potrebbe dover salutare il condottiero del tricolore. Pesano le divergenze con Aurelio De Laurentiis, soprattutto quelle sul mercato invernale che è stato fatto dell’addio di Kvaratskhelia, senza alcun rinforzo - a meno di considerare tale Okafor - al posto del georgiano.
Ufficialmente, le parti sono in standby. Come accaduto con Spalletti, il grande affetto di Napoli ha travolto Conte. E De Laurentiis - che ha chiuso per De Bruyne - sta usando le argomentazioni, tecniche più che economiche, a sua disposizione per convincere il salentino. L’impressione è che ci sia solo da dirsi addio: resta un piccolo spazio per le sorprese, ma Antonio ha preparato da tempo il terreno. E a Torino lo aspetta la Juventus.
A Napoli, invece, De Laurentiis sembra pronto a seguire proprio l’esempio del club bianconero, che dopo Conte chiamò in panchina Massimiliano Allegri. I rapporti tra i due sono ottimi da anni, l’estate 2025 potrebbe essere quella in cui concretizzare un lungo flirt. Per il livornese resta in piedi l’ipotesi Milan, e ADL vorrebbe chiudere prima per anticipare l’eventuale inserimento dell’Inter in caso di addio a Simone Inzaghi. Ma proprio l’arrivo di KDB sembra un indizio: difficile trovare giocatori più adatti alle richieste di Allegri, rispetto al belga ormai ex Manchester City.
Percentuale di permanenza al Napoli: 10%
