Contestazione forte in casa Milan: tutti nel mirino. La squadra ha nel mirino la Conference

Negli ultimi anni, il Milan ha vissuto una parabola gestionale che merita una riflessione lucida. RedBird non è riuscita finora a dare un senso agli sforzi compiuti tra il 2019 e il 2022, anni in cui la società aveva ritrovato una chiara identità tecnica e dirigenziale. Allora, con una leadership coesa nelle idee e una visione condivisa, il club era riuscito a risalire la china fino a tornare al vertice del calcio italiano. Poi l'escalation negativa, fino al fallimento della stagione in corso.
Contestazione
L’annata tremenda e fallimentare del Milan condanna il modello americano adottato (che non funziona se non si mettono gli uomini di calcio dentro una società di calcio) e ha ottenuto un vero risultato: il disinnamoramento dei tifosi verso quello che vedono in campo e fuori. A Roma, contro il Bologna, c’è stata l’ennesimo esodo di massa a testimonianza di come il milanista si muove sempre per la maglia e questo concetto va disgiunto dai freddi numeri sulla capienza di San Siro.
Europa
Tecnicamente la Champions League è ancora possibile, ma non dipende solo da noi. Serve vincere contro la Roma e poi col Monza. E sperare che Lazio e Juventus non vadano oltre i 65 punti, che tradotto significa massimo un punto in due partite per biancocelesti e bianconeri; massimo tre punti per i rossoblù. Più probabile puntare alle altre due competizioni, in ogni caso la vittoria a Roma è imprescindibile. A parità di punti con i giallorossi il Milan si ritroverebbe davanti in virtù degli scontri diretti. Diverso il discorso con Juventus e Lazio che sono in vantaggio sui rossoneri.
