Di Canio racconta il ritorno alla Lazio: "Lotito mi chiamò e disse: "Ma vieni gratis da noi o no?"

Parlando al Corriere dello Sport, cui ha concesso una lunga intervista, Paolo Di Canio racconta il suo ritorno alla Lazio da calciatore: "Da uomo vero sono andato dal presidente a dirgli le cose come stavano, il mio desiderio di chiudere la mia storia con la Lazio. Ero felicissimo per questo, ma avevo un magone dentro, era un tradimento che non meritavano. Le cose andarono così: mi chiamò Lotito. Non lo conoscevo (fa l’imitazione): “So’ Lotito, ma vieni gratis da noi o no?”, mi disse. “Sono della Lazio, presidente, ma non stavo sotto l’ombrellone al mare, lascio un contratto importante. È anche un fatto di dignità”...
All’inizio uno stress che non ti dico. Sono rimasto undici giorni nel limbo senza contratto. Spiegazione? Non c’erano i moduli nuovi. Da non crederci. Mi dissi che era la Lazio salvata dal fallimento, mille problemi, nove giocatori effettivi, Mimmo Caso promosso dalla Primavera".
