Empoli, la sconfitta contro la Sampdoria può essere di lezione. Ma qualche campanello d'allarme c'è

A Empoli si continua a non fare drammi. Eppure la vittoria manca da più di due mesi, esattamente da quel 12 dicembre in cui il gol di Cutrone permise ai toscani di espugnare Napoli. Andreazzoli non smette di predicare calma e incitare i suoi calciatori. Se li coccola, non perde occasione per lodarli per l'atteggiamento che mettono in partita e in ogni allenamento. Come un insegnante che conosce le potenzialità dei suoi allievi e che pazienta se questi, a volte, commettono qualche errore.

Contro la Sampdoria l'Empoli è stato come sempre volitivo. Ha cominciato la gara con il piglio di chi non vuole farsi mettere i piedi in testa. Ma stavolta si è trovato di fronte un avversario solido che ha approfittato delle sue debolezze difensive. I blucerchiati hanno fatto sfogare l'Empoli e poi, cinicamente, hanno colpito due volte. Stavolta l'asse sinistro degli azzurri ha funzionato meno bene, con Parisi e Viti che non sono riusciti ad arginare le folate della Samp nel loro settore.

Come direbbe Andreazzoli, è una nuova lezione da cui l'Empoli può trarre giovamento. La classifica per ora sorride, però all'orizzonte ci sono tre partite difficili che possono complicare le cose. Prima la Juventus in casa, poi Genoa e Milan in trasferta: per l'Empoli è arrivato il momento di darsi una scossa e ritrovare quella brillantezza che l'aveva fatta ergere a sorpresa della stagione.