Meglio, meglio. Eriksen ora può diventare un titolare dell'Inter. Con buona pace di Vidal

“Meglio, meglio, you know. Meglio”. Ci ha pensato Christian Eriksen, che un anno dopo s’è tuffato a pieno nella nuova avventura e prova a parlare in italiano, a raccontare come e quanto sia cambiata la sua carriera recente con la svolta tattica tentata da Conte. Addio al fumoso trequartista, alla mezzala che mezzala non è. Benvenuto al danese in versione regista: anche ieri contro la Lazio, l’ex Tottenham è stato tra i migliori in campo. Nel cuore del gioco, e per la prima volta ha finalmente funzionato anche l’alchimia con Brozovic, una cosa che fino a ieri era sembrata per i nerazzurri come la quadratura del cerchio. Il tutto, non certo al cospetto dell’ultima squadra di Serie A, ma anzi della Lazio: uomini alla mano, il centrocampo biancoceleste è stato spesso giudicato il migliore del campionato. Servono altre conferme, ma un Eriksen così può davvero diventare un titolare per Conte.
Con buona pace di Vidal. Il cileno, non è una novità, è la grande delusione di questa annata, nella Milano nerazzurra. Ha segnato poco, ha sbagliato più di una partita, in generale non è quel giocatore che Conte si aspettava di ritrovare. Mica finirà in naftalina dall’oggi al domani, questo no. Ma nel centrocampo con Brozovic e Barella era individuato da tempo come il potenziale anello debole. Il sostituto, Conte se l’è costruito in casa, e proprio delle conferme sulla coesistenza col croato aprirebbero nuovi scenari per Eriksen: a farne le spese, complice l’assenza di coppe, rischia di essere proprio Vidal.
