La Roma ha fatto sembrare piccola una squadra che ha strapazzato il Real Madrid

C’è tutta la qualità della Roma, nel 3-0 allo Shakhtar Donetsk. E anche qualche rammarico, per quello che in campionato i giallorossi non sempre hanno espresso. Gli ucraini sono sembrati piccolissimi, all’Olimpico: mai in partita, contro Fonseca e i suoi. I padroni di casa, semplicemente, sono andati a velocità doppia. Il tutto, pur non avendo in campo almeno un giocatore fondamentale per reparto: Smalling, Veretout, Dzeko. E poi Mkhitaryan uscito anzitempo, senza considerare lo sfortunato Zaniolo. Di fronte, sembrava ci fossero gli ultimi arrivati. Non era proprio così: la formazione di Luis Castro è la stessa che ha battuto due volte su due il Real Madrid, al Bernabeu e in casa. E non concesso neanche un gol all’Inter, ultima nel girone di Champions proprio alle spalle dello Shakhtar, dopo due 0-0. Insomma, i minatori sono una grande squadra e non lo sono sembrati.
La Roma può essere una grandissima squadra. E vincere l’Europa League. Ha qualità in ogni settore, ha alternative (qualcuno ha detto El Shaarawy?) che poche avversarie possono vantare, ha un tecnico che non ha tanta pazienza ma conferma di avere molte idee e parecchia flessibilità. In una stagione pazza per tutti, le sarebbe bastato vincere un paio di big match in più per essere in corsa per lo scudetto. E magari non complicarsi la vita da sola in quei dieci giorni che rischiavano di mandare all’aria quanto di buono fatto fino ad allora. Da questo punto di vista, il capitolo Dzeko è chiuso: lo merita il bosniaco, lo merita la squadra. Il rammarico per quel terreno perso è legittimato da prestazioni come quella di stasera. Che dice anche altro: la Roma è tra le favorite alla vittoria dell’Europa League.
