Lascia o raddoppia? Più la seconda: Moise Kean e la Fiorentina, rinnovo apparecchiato

Mancano cinque giorni alla scadenza della clausola di Moise Kean e per la Fiorentina non sembrano esserci minacce all'orizzonte. L'Al-Qadsiah che in queste ore sta chiudendo un accordo faraonico con Mateo Retegui già da diversi giorni aveva abbandonato la pista che porta all'ex Juventus, a un calciatore che in queste settimane non ha mai aperto a questa possibilità anche se le cifre sul piatto erano evidentemente molto allettanti. Proprio come ogni offerta dall'Arabia Saudita che si rispetti.
Nell'anno che porterà alla Coppa del Mondo Kean vuole restare sotto lo stretto controllo del nuovo commissario tecnico Gennaro Gattuso, non vuole perdere questa opportunità (qualificazione permettendo...) dopo aver solo sfiorato la partecipazione agli ultimi due Europei.
E allora tolto l'Al-Qadsiah oggi non sembrano esserci grossi pericoli. Qualche nube s'intravede in lontananza, è figlia di qualche contatto ripetuto con quel Manchester United alla ricerca di un altro centravanti. Però i red devils fino a oggi non sono andati oltre la richiesta d'informazioni e a cinque giorni dalla scadenza della clausola da 52 milioni di euro sembrano sempre meno le possibilità che questo affare possa concludersi in tempi così rapidi. Anche perché Kean non ha mai espresso la volontà di andar via. Anzi, ha sempre dichiarato di trovarsi benissimo alla Fiorentina.
Ed è proprio partendo da questa reciproca soddisfazione che la prossima settimana, dovesse filare tutto liscio da qui a martedì prossimo, la Fiorentina e l'entourage di Kean proveranno a chiudere per il rinnovo del contratto. L'ex Juventus acquistato un anno fa per 13 milioni di euro più cinque di bonus guadagna oggi 2.2 milioni di euro netti a stagione. L'idea è quella di raddoppiare (bonus compresi) l'attuale ingaggio, di blindare ulteriormente un calciatore che in un anno di transizione per la squadra gigliata è stato perno e trascinatore.
