Le pagelle della Fiorentina - Gonzalez significa qualificazione con l'aiuto di Kayode e Beltran

Risultato finale: Fiorentina - Genk 2-1
Christensen 6 - Impegnato già in partenza, sul primo tiro avversario lo salva il palo. Reattivo finché può, deve arrendersi a tu per tu con Kayembe. Nel secondo tempo è riposo totale.
Parisi 5 - Ancora una partita da adattato da terzino destro, altra prova ricca di difficoltà in un ruolo non suo e che non sembra poterlo essere. Non a caso il Genk segna dal suo lato.
Dal 46’ Kayode 6,5 - Una delle notizie più belle di Fiorentina-Genk è il suo rientro, vista la scarsità di interpreti nel ruolo di terzino destro. La migliore è che conquisti lui il rigore finale.
Mina 6,5 - Esordio da titolare con la Fiorentina, riesce a spiccare sulla media della partita con una certa sicurezza nel gioco aereo e col colpo di testa che provoca l’1-1.
Martinez Quarta 6,5 - Primo tempo impossibile da definire anonimo: un disastro l’intervento (a vuoto) in scivolata con cui spalanca la strada a Kayembe, è lui poi però a pareggiare.
Dal 46’ Milenkovic 6 - La pressione del Genk cala vistosamente da quando entra in campo, non deve compiere chissà che salvataggi. Si limita a un’attenta gestione della linea.
Biraghi 6 - Il capitano comincia un po’ soffrendo, scopre il fianco a qualche sortita di troppo. Col trascorrere del match si assesta su livelli sufficienti, sfiora anche il gol nella ripresa.
Lopez 6 - Non spicca per trame particolarmente brillanti e neppure ruba l’occhio per il modo in cui cuce il gioco. Batte comunque lui l’angolo del pari e prova anche a mettere furore.
Duncan 6 - Con Mandragora indisponibile era scontato toccasse a lui affiancare Lopez in mediana. Contribuisce dando i chili necessari, quando serve la qualità di Arthur esce.
Dal 59’ Arthur 6 - Ha voglia di incidere e si capisce quando “ruba” una punizione che toccherebbe a Biraghi. Fa una discreta regia, pur senza lasciare troppo ammaliati.
Ikone 5,5 - Per lui è un’occasione ghiotta per provare a prendersi un posto stabile nell’undici di partenza, riesce a sfruttarla solo in parte. Minima, c’è sempre l’idea che possa far di più.
Dall’81’ Brekalo sv.
Barak 6 - Il passo non è ancora quello dei giorni migliori ma - come profetizzato anche dal suo allenatore - sa essere una minaccia grazie alla sua altezza. In cerca della forma.
Dal 59’ Beltran 6,5 - Mezz’ora di fiducia destinata a lui e non a Nzola, significa che deve lasciare il segno. Entra con questo obiettivo e ci riesce, avviando lui l’azione del rigore.
Gonzalez 6,5 - Lui che è padrone della destra si vede ricollocato a sinistra per l’occasione, nel ruolo che ricopre in Nazionale. Non brillantissimo ma segna il gol-qualificazione.
Kouame 5,5 - Italiano sceglie lui sia perché è uomo di fiducia sia per mandare un segnale ai suoi due centravanti di ruolo. Si sbatte e si impegna al massimo ma non combina granché.
Vincenzo Italiano 6,5 - Segnale forte alle sue punte: dal 1’ né Beltran né Nzola, c’è Kouame. Obiettivo vincere per togliersi pensieri di qualificazione, la partita comincia nel modo sbagliato ma la sua squadra riesce subito a reagire e pareggiare. All’intervallo non lesina coi cambi e ne fa due, dopo un’ora butta dentro Beltran in tandem con Kouame. Le mosse tentate danno i loro frutti, alla fine arrivano vittoria e qualificazione che gli valgono almeno mezzo punto in più. Ma la Fiorentina non è ancora guarita.
