LIVE TMW - Juventus, Allegri: "Dybala? Hanno fatto una richiesta e ho detto no. Il casino ci serve"

14:15 - Massimiliano Allegri presenta Juventus-Salernitana, gara valida per la trentesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 15 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14:30, in diretta.
14:32 - Allegri prende posto in sala stampa: comincia ora la conferenza del tecnico della Juventus.
Che partita e reazione vuole vedere domani?
“La Salernitana è diversa da quella dell’andata, ha fatto buoni risultati e gioca meglio, è più propositiva. Dobbiamo subito cancellare l’eliminazione dalla Champions e chiudere questo periodo nei migliori dei modi per cercare di rimanere a tre punti dall’Inter e giocarsi lo scontro diretto in casa”.
Senza Locatelli gioca Miretti?
“Devo valutare e scegliere, sta mattina abbiamo provato alcune soluzioni. Chiellini, Dybala e Bernardeschi stanno meglio, non avendo 90 minuti nelle gambe dobbiamo scegliere chi inizia e chi va in panchina”.
Cosa è successo con Dybala?
“Hanno fatto una richiesta e io ho detto no. Non è successo niente, hanno capito e sono stati bravi. Dopo l’allenamento di sta mattina si rimane in ritiro perché domani è una partita delicata e stiamo tutti insieme, ci riposiamo e siamo sereni. Ho chiesto di rimanere tutti insieme, nessuna discussione. Richiesta inopportuna? Sono stato giocatore anch’io, ogni tanto un po’ di casino ci serve altrimenti restiamo piatti. L’altra sera quando sono andato a dormire ho pensato che eravamo troppo piatti e bisogna trovare il pretesto di fare un po' di casino. Ringrazio i ragazzi che mi hanno dato l'opportunità”.
Deve rettificare qualcosa intorno al tema del fallimento stagionale?
"Niente da chiarire, assieme alla società stiamo facendo un percorso e abbiamo messo delle buone basi. Credo che siamo sulla buona strada e abbiamo trovato anche una scorciatoia. Poi per distruggere ci vuole poco e bisogna quindi stare molto attenti. Noi siamo passati da una situazione molto pericolosa quando a inizio gennaio eravamo a meno 10 dall'Atalanta e lì siamo stati bravi e fortunati, cosa che non ci è capitata con il Villarreal. Adesso abbiamo una situazione buona e domani possiamo consolidare il quarto posto. Poi io dico sempre che all'interno della Juventus l'equilibrio deve regnare. Martedì non eravamo la squadra che poteva vincere la Champions, giovedì è tutto da rifare, è fallimento. Voi dovete scrivere giustamente queste cose, noi dobbiamo rimanere lucidi. Non è che martedì c'è un valore e giovedì un altro. Abbiamo giocato bene in un ottavo di finale, con 5-6 palle gol nel primo tempo... Quante palle gol vuoi creare in un ottavo di finale? Abbiamo avuto meno palle gol con la Spezia che col Villarreal. Le ciambelle non è che vengono sempre col buco. Credo che nessuno si aspettava al 70° una sconfitta per 3-0, il calcio è questo. Come è successo a Madrid col PSG. Il positivo è che dopo la sosta avremo tutti i giocatori a disposizione, eccetto Chiesa e McKennie. Rientra Zakaria, Bernardeschi, Bonucci, Chiellini e Dybala saranno in una condizione migliore. Abbiamo l'occasione di giocarci le ultime partite con tutta la rosa e credo sia un vantaggio. Così se sbaglio la formazione ho la possibilità di rimediare. L'altro giorno in panchina avevo cinque giocatori ma tre di questi non potevo metterli al 60° ragionando sui supplementari. Non è che sono matto che metto Dybala a dieci minuti dalla fine, ho i miei motivi. Fortunatamente sono abbastanza equilibrato, difficilmente mi faccio spostare nei miei giudizi. Gli schemi faccio fatica a farli, sulle valutazioni dei giocatori difficilmente sbaglio".
Il quarto posto basta per non giudicare deludente questa stagione?
"A me quelli che giudicano sanno di poco. Io assieme alla società devo guardare, mi hanno chiamato per questo, alla costruzione di un lavoro lungo quattro anni per cercare di tornare a vincere. Abbiamo accorciato un po' i tempi grazie al mercato di gennaio e ora faremo valutazioni su come migliorare ancora la squadra. Se per voi il quarto posto è un fallimento fate bene a scriverlo. Diventa un fallimento anche per chi arriva secondo o terzo. Il vecchio detto a calcio: chi vince è un bravo ragazzo, chi perde... Non è che c'è da spaccare l'atomo, c'è da vincere le partite partendo dalla valutazione di quello che si ha a disposizione. Ogni tanto le critiche che fate fanno bene. Ora cerchiamo di battere la Salernitana che non è facile, Nicola è un osso duro e sta facendo un buon lavoro. Soprattutto per avere l'ambizione di giocare lo scontro diretto a meno tre con l'Inter".
Le prossime partite servono per valutare chi sarà con lei l'anno prossimo?
"C'era un mio ex allenatore, a cui sono molto legato, che mi diceva a gennaio e febbraio non conosco la squadra e la squadra non sa cosa fare, vuol dire che abbiamo buttato il lavoro. Sappiamo benissimo con la società cosa fare, abbiamo idee chiare e stessa linea. Ora però questa roba qui non conta, per me contano questi giocatori di cui sono orgoglioso. Abbiamo dieci partite in cui fare il massimo e vedere poi dove siamo arrivati. Però non cambio le mie valutazioni, magari un anno si può andare meglio e un anno peggio. I giocatori si sono messi tutti a disposizione e guai a chi li tocca, giocatori che era tanto che non giocavano e hanno fatto dieci partite di file, è una questione anche di carattere. Ora bisogna mettere da parte tutto e pensare a queste partite, innanzitutto domani perché non vorrei rovinarmi la sosta. Dopo l'eliminazione siete usciti dalla Champions anche voi, vi piaceva anche quello eh... Andare in trasferta, avere due giorni. Siamo dispiaciuti anche per voi. Domani ci sarà lo stadio pieno con i tifosi meravigliosi, è la prima volta che giochiamo alle 3 e domani dev'essere bello".
Teme che la gestione dell'imprevisto possa allargarsi a una reazione, a uno scollamento?
"Loro non sapevano che non potevano ottenere quel permesso. Per quanto riguarda l'imprevisto, dall'1-0 al raddoppio la squadra aveva ripreso con ordine. Purtroppo succedono anche queste cose, fino al 2-0 la squadra è stata in partita. Loro sono venuti avanti due volte. Forse non avevamo più le forze però non è che ci siamo buttati subito in avanti, abbiamo cercato con lucidità il pareggio tenendo la palla. Non sono preoccupato, l'unica cosa che ho chiesto ai ragazzi è di smaltirla, ormai è finita. Abbiamo la fortuna domani di rifarci subito".
La Juve cosa può rischiare domani? Crede in questo gruppo anche per l'anno prossimo?
"Credo che, come spesso ha detto anche il presidente, per costruire ci vuole tempo. Col mercato di gennaio e col lavoro che stiamo facendo abbiamo accorciato i tempi della costruzione. Sono contento di come stiamo lavorando, poi è normale che ogni anno la squadra va sistemata, va fatto con lucidità. Non deve farti prendere dalle cose di pancia: perdi col Villarreal e tutto non è più buono. No, non è così. Come non era tutto da buttare quando eravamo dietro, non era tutto buono dopo i risultati positivi e non è tutto da buttare dopo la Champions. Ho fiducia nella squadra, credo abbia margini di miglioramento. Ma siamo perfettamente in linea con la società".
Arthur ha prospettive di titolarità anche in futuro?
“Domani gioca, ultimamente gioca sempre. Arthur veniva da sei mesi di inattività, c'era bisogno di tempo per metterlo in condizione, per inserirlo in un momento in cui c'era bisogno di compattezza e solidità. Ci sono vari passaggi per costruire una squadra, come nella vita. Ci vuole pazienza e tempo e credo che siamo sulla buona strada”.
Era sbagliato attendersi un miglioramento della Juve rispetto all'anno scorso?
"Come ha detto Arrivabene che l'obiettivo è l'ottavo di finale per poi andare avanti e provare a vincere e minimo il quarto posto. Noi dopo le difficoltà dell'inizio abbiamo ritrovato fiducia, un modo di lavorare diverso da quelli di prima. Siamo in una situazione in cui bisogna fare un passo alla volta, per noi arrivare il 3 aprile a giocarci uno scontro diretto diciamo per il terzo posto con l'Inter è già un successo. Poi mancano ancora otto partite, ecco perché non bisogna dare giudizi assoluti. Vero che non siamo in lotta per lo scudetto, infatti siamo lontani e dobbiamo pensare al quarto posto. Quando ti allontani allo scudetto, una squadra che è abituata a vincere per nove anni, il pericolo di non arrivare nelle prime quattro è grossissimo e c'è stato. Il lavoro da gennaio a oggi sui risultati è buono. Bisogna fare ancora tanti punti per arrivare tra le prime quattro, per costruire serve tempo. Non si fa in sei mesi".
Valuta le diffide nella scelta della formazione di domani?
"No, non valuto niente. Domani dobbiamo vincere e poi con quelli che saranno a disposizione giocheremo con l'Inter".
14:56 - Termina ora la conferenza stampa di Massimiliano Allegri.
