Lo Spezia torna a vincere 35 giorni dopo: Cagliari di nuovo ko, a Italiano lo scontro-salvezza

Era più di un mese, esattamente 35 giorni, che lo Spezia non faceva bottino pieno in Serie A. Risucchiato in una zona di classifica rischiosa, il sodalizio ligure ha vissuto giorni complicati. Per la sfida col Cagliari si presenta così anche il vice-presidente Filip Platek, un segnale di vicinanza che denota l'importanza di questa partita. E che porta pure fortuna. Perché alla fine sono i bianconeri ad avere la meglio, dopo una gara piena zeppa di emozioni. E a fare un balzo in avanti importante, importantissimo nella lotta salvezza. Rossoblù ancora terzultimi.
Le scelte di Italiano. Qualche problema di formazione per Vincenzo Italiano che dovrà far fronte a diverse assenze legate al Covid. In porta spazio a Zoet, in difesa Marchizza vince il ballottaggio con Bastoni e Ferrer quello con Vignali, mentre in mezzo c'è la coppia Erlic-Ismajli. A centrocampo torna Pobega con Ricci e Maggiore. Davanti vengono preferiti i centimetri di piccoli alla rapidità di Agudelo, con Gyasi e Farias ai lati.
Le scelte di Semplici. Leonardo Semplici punterà ancora sul 3-5-2, con Klavan e non Ceppitelli (fermato da un fastidio muscolare) in difesa insieme a Godin e Rugani. Sugli esterni spazio a Nandez e il rientrante Lykogiannis, con il duo formato da Nainggolan e Marin ai lati di Duncan, confermato play. Davanti la coppia formata da Joao Pedro e Pavoletti, preferito a Simeone per la maglia da centravanti.
Avvio sprint. I primi tredici minuti sono tutti nel segno del Cagliari. O, per meglio dire, nel segno di Joao Pedro. Tre occasioni in meno di un quarto d'ora: prima impegna Zoet col destro, poi di testa e infine spara a lato di un soffio. I ritmi sono belli alti, perché quando lo Spezia riparte i sardi vanno in affanno. Farias, grande ex di giornata, gioca con la bava alla bocca e prova a regalarsi la gioia personale da posizione complicata con un tiro a giro, ben letto da Cragno, e poi con una punizione troppo centrale.
Alta intensità. Dopo una fase d'empasse, si torna ad alti livelli d'intensità, anche se le palle gol stentano ad arrivare. Il Cagliari ci prova con un colpo di testa di Pavoletti e col solito Joao Pedro, senza impensierire più di tanto l'estremo difensore rivale. Lo Spezia con i suoi centrocampisti e un paio di conclusioni di Piccoli, senza mai però centrare lo specchio della porta. Tanta intensità in campo, fino alla fine. Ma nessun gol nei primi 45 minuti.
Piccoli è grande. Se l'avvio della prima frazione era stato di marca rossoblù (nel segno di Joao Pedro), quello del secondo tempo è tutto dei bianconeri (nel segno di Piccoli). Il centravanti classe 2001 sfiora il gol con un sinistro da fuori che termina di poco a lato, ma un minuto dopo centra il bersaglio grosso con un'incornata chirurgica, su cross di Gyasi dopo un errore di Klavan, che non dà scampo a Cragno.
Il Cagliari c'è, ma raddoppia lo Spezia. Ci mette un po' il Cagliari a reagire Per arrivare più facilmente nell'area di rigore avversaria, Semplici passa al 4-4-2 con Nandez terzino e Simeone al posto di Pavoletti davanti. E i risultati si vedono subito. Prima Gaston Pereiro, poi Simeone sciupano due occasioni enormi. E questo si paga. Poco dopo, dall'altro lato, Maggiore finalizza al meglio un cross di Bastoni, con un tiro al volo che supera Cragno.
Assedio e due gol annullati. Ma la gara si riapre subito, a 7' dalla fine, con la rete di Gaston Pereiro, bravo a risolvere una mischia in area. Non è l'ultimo guizzo, perché il match di emozioni ne regala ancora. Ma Zoet sale in cattedra e salva i suoi, prima dicendo di no a Nandez, poi con un'uscita fondamentale. Proprio El Leon trova il 2-2, ma è in fuorigioco: gol annullato, niente da fare. Ma in pieno recupero succede anche di peggio per i rossoblù: è il VAR ad annullare stavolta una rete di Joao Pedro per una posizione irregolare di Simeone, l'autore dell'assist. Partita stregata, il Cagliari cade di nuovo. Lo Spezia può esultare.
