Luis Henrique e la linea “verde” della nuova Inter: è uno dei temi del summit con Inzaghi

Luis Henrique dopo Petar Sucic, l’Inter va avanti nel suo mercato di rinnovamento, in attesa di capire se la squadra la sta costruendo per Simone Inzaghi o per chi ne prenderà il posto. Del resto, l’esterno brasiliano era un obiettivo da ben prima della sconfitta di Monaco di Baviera: sia lui che il centrocampista croato - che ha firmato a febbraio - rispettano le indicazioni di Oaktree per i nuovi rinforzi.
Giovani e forti. In estrema sintesi, l’identikit stilato dal fondo californiano per gli innesti del futuro è questo. Basta con i parametri zero, a meno di occasioni clamorose tipo Jonathan David, che comunque a oggi non è al primo posto per i “papabili” per l’attacco. Per il resto, la direttiva è chiara: no a ultratrentenni, che magari nell’immediato non costano nulla in termini di cartellino, ma non rappresentano asset da poter valorizzare e rivendere, e soprattutto guadagnano in media cifre molto più alte. È il nuovo corso verde, basato appunto su rinforzi alla Sucic o Luis Henrique: meglio pagare qualcosa in più nell’immediato, e qualcosa in meno in termini di ingaggio, per poi cedere a cifre più alte, con campo e bilancio a sorridere. Se tutto va bene, perché ovviamente le incognite così facendo aumentano, detto che poi anche un giocatore affermato come Taremi può deludere.
Sarà un tema del summit con Simone Inzaghi. Uno dei tanti, in una partita a oggi estremamente aperta a qualsiasi esito. Il mercato da fare è una questione da centrare al millimetro, nel nuovo progetto nerazzurro: con i giovani vincere è più complicato, e questo deve essere un punto di partenza, per un allenatore a cui è stato chiesto tutto non offrendo mercati faraonici. Ci sono giovani e giovani, peraltro. E per il rinnovamento serve anche un giusto mix, se si vuole tenere alta la competitività. Tante riflessioni - alcune, in verità, condivise dalla stessa dirigenza - per una decisione tutta da prendere.
