Napoli, Fabian rallenta il mercato: il futuro solo dopo gli Europei

Senza gli introiti Champions nell'estate più difficile per la crisi Covid, il mercato del Napoli rischia di partire molto in ritardo. In primis perché Luciano Spalletti dovrà valutare, nel primo dei due ritiri a metà luglio, i tanti giocatori al rientro dai prestiti o che hanno avuto pochissimo spazio. Solo in quel momento si capirà se alcune caselle potranno essere colmate da elementi già in organico o comunque da quanti giocatori la società potrà provare a fare cassa. In un mercato però che si preannuncia poverissimo, la necessità sarebbe quella di una grande plusvalenza per finanziare più operazioni in entrata (sostituti di Maksimovic, Bakayoko e laterale sinistro), come nella storia recente del club.
La maxi-cessione di Kalidou Koulibaly quest'anno appare ancora più difficile: la richiesta di ADL difficilmente scenderà sotto i 50mln di euro, nonostante la soglia dei 30 anni ormai vicina e l'ingaggio già da 6mln di euro netti a stagione che può scoraggiare anche le big europee. Scenario totalmente differente quello di Fabian Ruiz, in scadenza 2023, che non trova l'accordo per il rinnovo (la richiesta è sui 4,5mln di euro a fronte di un'offerta non oltre i 3) ed è da tempo nel mirino delle tre grandi del calcio spagnolo. L'anno scorso l'Atletico arrivò intorno ai 45mln di euro e quest'anno per la stessa cifra probabilmente il Napoli darebbe l'ok, anche per evitare contrattualmente un caso Milik nell'estate del prossimo anno. Ancelotti potrebbe far passare in pole il Real, che però deve prima cedere gli esuberi. Il mercato intorno a lui rischia di partire seriamente solo dopo gli Europei che giocherà da protagonista.
