Vi sveliamo la lista mercato di Comolli per la Juventus: i colpi mirati e la strategia del francese. Direttore tecnico in arrivo, ecco i nomi. David (e Sancho?) i passi nella direzione giusta

Finalmente, la prima mossa di Damien Comolli per la Juventus. Costosa, costosissima, ma opportuna. Perché al 3 luglio, con un Mondiale per club già disputato, con una finestra ad hoc di trasferimenti non sfruttata, la Vecchia Signora era in ritardo. Invece l'arrivo di Jonathan David alla corte di Igor Tudor è un segnale: riflessioni accurate, spese mirate, giocatori scelti. Non improvvisazione, ma tutto ponderato e deciso. Il canadese per dirla tutta è un giocatore che già Cristiano Giuntoli e i suoi uomini trattavano, che giusto nelle ultime 96 ore aveva ricevuto una proposta faraonica dall'Al-Qadissiya in Arabia Saudita (e che adesso sta andando forte su Mateo Retegui dell'Atalanta), e sul quale c'era anche il Napoli. Però Comolli ha deciso, scientemente, dopo attente riflessioni, di prendere, investendo soldi importanti, David. 15 milioni di euro di commissioni, che sembrano (sono!) uno sproposito, ma che dal lato di un club sono una cifra che comunque una futura cessione, e soprattutto gli obiettivi che la Juve si augura di raggiungere insieme, ammortizzeranno ampiamente. Quanto sarebbe costato David sotto contratto col Lille? Ecco, appunto.
Il punto su Sancho
Lui e Jadon Sancho, esubero del Manchester United, non sono certo giocatori 'da algoritmo'. Per come è arrivato alla Juventus, per le prerogative e le caratteristiche, certamente ci aspettiamo qualcosa di diverso anche nei prossimi colpi e obiettivi. Perché il 25enne inglese stella del Borussia Dortmund che poi s'è perso al ritorno in Inghilterra nonostante qualche successo e trofeo (di squadra) non è certo un mistero che possa essere un'altra costosa occasione di mercato. Lo sa la Juventus ma pure tutto il resto del calcio, se le riflessioni per lui equivarranno a quelle fatte per David, allora significa una cosa: che ogni acquisto bianconero, nell'era Comolli, sarà ben ponderato e non improvvisato da occasione dell'ultima ora.
La lista mercato di Comolli
Possiamo anticiparvi la lista di quel che d'altro cercherà adesso Comolli: cercherà di risolvere la questione Dusan Vlahovic, legata altrettanto alla conferma o meno del prestito di Kolo Muani. Il Piano A: confermare il francese e trovare una soluzione per l'addio del serbo. Magari un rinnovo ponte con prestito e obbligo di riscatto per il club che lo acquista? Può essere. Poi un quinto di destra, perché vede Andrea Cambiaso a sinistra. Cerca un rinforzo a tutta fascia, un titolare sull'out destro, reparto dove sta ricevendo molte richieste Alberto Costa. Poi il centrocampo: un giocatore nel reparto sì, ma legato anche al futuro di Douglas Luiz, per il quale la Juve comunque cercherà di trovare una soluzione in uscita. E la difesa? Il dg bianconero è convinto che Juan Cabal sia all'altezza di un ruolo da titolare alla Juve. Se parte Lloyd Kelly, oltre a Daniele Rugani che è in uscita, allora certamente un colpo anche dietro. Altrimenti non è la priorità. Perché ci sono tanti giocatori sulle cui qualità, su tutti Teun Koopmeiners ma non solo, la Juve ha fiducia.
Dirigenza in arrivo
I sussurri dicono che a brevissimo arriverà la scelta del direttore tecnico e dopo il mercato anche quella del direttore sportivo. La prossima settimana è atteso il dt, che giusto per spiegarlo in soldoni, per Damien Comolli è inteso come un trait d'union tra spogliatoio, dirigenza, squadra, staff. Uno che conosca già il nostro campionato, che sia letteralmente un collante tra reparto tecnico, mercato e calciatori. Una figura indispensabile poco comune nel nostro campionato. I nomi? Spifferi mercato dicono che i nomi sul tavolo di Comolli al momento, a meno di novità, siano quelli di Francois Modesto (ex Monza, Nottingham Forest e Olympiacos), di Giovanni Rossi (Olympique Marsiglia), di Marco Ottolini (Genoa) e di Roberto Goretti (Fiorentina). La prossima settimana la decisione. Il direttore sportivo, invece? Comolli ha in mente un nome, sembra straniero, che possa ricoprire più il ruolo di head of recruiting (capo osservatore) che quello di ds all'italiana. E in questo potrebbe tornare anche in auge altrimenti il nome di Matteo Tognozzi, sebbene pare che Comolli come detto abbia già in testa chiara un'idea che però potrebbe entrare in carica dall'estate. Adesso la strategia è chiara: valorizzare con pochi ma molto buoni elementi la formazione titolare, sistemare le riserve e poi ricreare il progetto. David è un'ottima prima mossa.
