Quasi in scadenza 2024: i casi dei giocatori che hanno un'opzione nel contratto per rinnovare

Le squadre di Serie A lo hanno capito. Possono inserire un'opzione nel contratto dei giocatori per potere allontanare un po' più in là la scadenza contrattuale. Solitamente però non è una soluzione sempre ottimale, perché i contratti aumentano sensibilmente quando è la società a prolungare unilateralmente l'accordo. Per esempio Fares, alla Lazio, aveva un contratto da circa 1,3 milioni nel suo ultimo anno, in caso di opzione utilizzata sarebbe cresciuto fino a 1,8, circa il 30% in più.
C'è una squadra che ha fatto scuola in questo senso, ed è l'Atalanta. Tutti i suoi giocatori in scadenza hanno un'opzione per prolungare. L'unico che davvero può lasciare Bergamo a giugno è Luis Muriel, che probabilmente avrà possibilità anche in Arabia Saudita. Tutti gli altri, da De Roon e Toloi a Miranchuk - ma anche Sportiello nella scorsa stagione - possono essere rinnovati unilateralmente. È un po' quello che faceva il Manchester United qualche anno fa (chiedere a Darmian per ulteriore informazione).
Così ci sono molti giocatori non in scadenza, realmente. Da Pablo Mari a Gagliardini, da Vojvoda del Torino a Kouamé della Fiorentina. Anche Davy Klasseen, arrivato a giugno all'Inter, può essere rinnovato. Insomma, il mercato svincolati sarà un pelo più povero quest'estate perché molti club punteranno a far rimanere i propri giocatori anche dopo il 2024.
