Quattro milioni ben spesi per un centrale di alta fascia: Spalletti, guarda questo Calafiori

Solo un anno e mezzo fa, Riccardo Calafiori sembrava un giovane predestinato in caduta libera. Era di proprietà della Roma, in prestito al Genoa. E in rossoblù nella stagione della retrocessione trovò pochissimo spazio. Annata 2021/22, pochissimi minuti tra Roma e Genoa che lo costrinsero a profonde riflessione sul come proseguire la sua carriera. Cosa fare? Calafiori trascorrerà un'estate tormentata. Si fa subito avanti il Basilea, che però non convince più di tanto e infatti viene accettato dal ragazzo solo il 31 agosto, dopo aver costatato che in Italia proprio non aveva altre chance.
Al fotofinish, la società svizzera lo strappa alla Roma per 1.5 milioni di euro e lascia al club giallorosso anche il 40% sulla futura rivendita. Inizia la stagione da terzino sinistro, con Alexander Frei in panchina. Ma poi dopo il cambio di allenatore viene dirottato al centro della difesa. A svoltare la sua carriera è il tedesco Heiko Vogel, è la mossa che convince il Bologna a puntarci nonostante in rosa ci fossero già Lykogiannis e Corazza, nonostante l'arrivo di Victor Kristiansen.
Dopo 10 minuti da terzino sinistro contro l'Hellas Verona, Calafiori viene dirottato al centro della difesa e da quel momento in poi Thiago Motta non lo sposterà più. “Volevamo già prenderlo l’estate prima ma aveva problematiche al ginocchio e le difficoltà avute al Genoa non ci lasciavano tranquilli. Poi seguendo il Basilea per Ndoye, tantissime volte, abbiamo visto che durante la stagione è cresciuto. Nel finale ha fatto pure il centrale, sia a tre che a quattro. Negli ultimi giorni di calciomercato si è creata l’opportunità e l’abbiamo preso proprio per il doppio ruolo. Dietro a Lucumi e volendo anche da terzino sinistro, suo ruolo naturale. L’infortunio a Lucumi ha accelerato tutto, Riccardo si è fatto trovare pronto e ha fatto prestazioni importanti da centrale. Ha questo vantaggio e ne siamo contenti”, ha detto negli scorsi giorni ai nostri microfoni Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna che in estate l'ha pagato 4 milioni di euro più bonus.
Oggi il suo valore è molto più alto perché questo Calafiori, per rendimento, uno dei migliori centrali della Serie A. Prestazioni che segue con attenzione anche il commissario tecnico Luciano Spalletti: fin qui non l'ha mai convocato ma lo segue. Anche perché la sua capacità di ricoprire più ruoli è senza dubbio un'arma a suo favore.
