Sacchi: "Il Milan lasci perdere Hojlund. Il Diavolo si deve amare, non può essere un ripiego"

Arrigo Sacchi, ex allenatore soprattutto del Milan, ha parlato a La Gazzetta dello Sport di Rasmus Hojlund, che sembrerebbe preferire rimanere al Manchester United invece che approdare in Italia: "E allora che lascino perdere questo attaccante, i dirigenti rossoneri, e si concentrino su chi ha veramente voglia di indossare la maglia del Diavolo. Il Milan si deve amare, non può essere un ripiego. Prima qualità richiesta: l'affidabilità. A seguire, tutto il resto. Ma se non sei affidabile, se non hai il fuoco dentro, se non sei disposto a sacrificarti per il club e per i compagni, meglio che resti a casa".
Parole durissime.
"Premessa: non stiamo parlando di Van Basten, nè di uno dei centravanti più forti d'Europa in questo momento. E un discreto giocatore, niente di più. Quindi, mi sembra esagerata questa caccia al suo acquisto. Comunque, siccome c'è penuria di attaccanti, capisco il desiderio dei dirigenti rossoneri di assicurarsene uno. Ma che abbia voglia di venire in Italia, che non faccia i capricci...".
E in Inghilterra non gioca.
"Io non capisco la sua scelta. Se ti chiama il Milan, devi fare la valigia e metterti sul primo aereo diretto a Malpensa. Quello del Milan, nel mondo del calcio, è un nome mitico. Io, a tutti i giocatori che vengono acquistati, farei fare un giro nella sala dei trofei perché capiscano bene dove sono capitati. Sono loro a dover ringraziare perché sono stati presi, e non il contrario. Mi sono spiegato? Prima viene la società, poi il calciatore. Certo, anche il Manchester United, per carità, è una squadra leggendaria, però da una parte c'è un club, il Milan, che ti offre il posto fisso, e dall'altra ce n'è uno che fa di tutto per cederti. Tu che cosa sceglieresti?".
