Sarri e la Lazio che verrà: per tornare al 4-3-3 c'è bisogno di una mezz'ala. In pole c'è Fazzini

Il Corriere dello Sport-Stadio prova a immaginarsi la Lazio che verrà. Il ritorno di Maurizio Sarri in panchina riporterà il 4-3-3 come modulo di riferimento, abbandonando definitivamente l’esperimento col trequartista. Uno dei primi interrogativi sarà la ricerca della mezzala sinistra, ruolo rimasto orfano di Luis Alberto. Al momento, le uniche alternative interne sono Dele-Bashiru e Vecino: il primo, ancora acerbo tatticamente, è un’incognita che la società spera Sarri possa valorizzare; il secondo, invece, è svincolato e valuta offerte da Como, Betis e Benfica, deluso dalla mancanza di segnali per il rinnovo.
A centrocampo, Guendouzi e Rovella rappresentano certezze, mentre per il terzo posto si valutano soluzioni interne come Belahyane, finora poco utilizzato. Sarri in passato ha spiegato che Rovella può adattarsi come mezzala, ma vede il ruolo di regista come altamente specializzato e preferisce affidarlo a un interprete puro.
Il lavoro delle mezzali è centrale nel sistema sarriano: dinamismo, capacità di inserirsi e pressing sul regista avversario sono qualità imprescindibili. Ecco perché la società valuta anche soluzioni sul mercato. Tra i nomi seguiti c’è Jacopo Fazzini dell’Empoli, da tempo nel radar di Sarri. Il suo arrivo era stato vicino lo scorso gennaio, poi sfumato per motivi economici. Ora, con l’Empoli retrocesso, il suo addio è certo e diversi club, tra cui il Bologna, sono pronti a inserirsi.
