Sport è integrazione: "Progetto SIC" al Museo del Genoa, Messias: "Razzisti non hanno cervello"

Lo sport è coesione, integrazione. E' il concetto base del "Progetto SIC" (patrocinato da UISP, da UNAR e Lega di Serie A) che questa mattina ha fatto tappa al museo del Genoa. "Per integrazione intendiamo l'atto di accogliere gruppi o persone che arrivano da situazioni e parti diverse. L'inclusione invece è condividere e stare insieme. I 120 anni del Boca Juniors è un esempio perché l'emigrazione in Argentina in quel periodo ha raggiunto dati esorbitanti. Gli argentini d'adozione, in una situazione di integrazione, decisero in casa di un certo Baglietto di fondare una squadra di calcio".
Le parole di Messias
"Ho già presenziato alcuni episodi, io particolarmente negli stadi - ha commentato il fantasista del Genoa Junior Messias in un'intervista video mostrata nel corso della conferenza -. Sappiamo come funzionano i social, qualche messaggio è arrivato. Io dico sempre che queste persone non hanno cervello perché insultare una persona per il colore della pelle è fatto da una persona che non ha cervello. Si parla tanto e si fa poco. Si parla molto della salute fisica ma non di quella mentale che nei giovani d'oggi è quella più importante".
Il saluto della Lega di Serie A
"Ci tenevamo a partecipare per sottolineare quanto la Lega di Serie A tenga al progetto SIC - prosegue Omar Daffe della Lega di Serie A -. Questo progetto ha tradotto in azione ciò in cui noi crediamo. Ha offerto spazi sicuri dove lo sport non è solo competizione ma anche partecipazione e rispetto. Grazie al Genoa che ha partecipato con i suoi atleti e tesserati all'evento. Parteciperemo sempre a questo progetto perché lo sport può e deve partecipare a costruire una società più unità".
