Venezia, Di Francesco: "Punteggio pieno per la salvezza. Serve più furbizia"

L'allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha presentato la sfida contro la Fiorentina ai microfoni di Dazn nel pre-partita. Il tecnico ha sottolineato l'importanza cruciale del match nell'ottica della lotta salvezza, resa ancora più accesa dai risultati delle dirette concorrenti. La necessità di conquistare punti pesanti emerge chiaramente dalle sue parole, indicando la via per affrontare una squadra ostica come quella viola. L'obiettivo è chiaro: cercare la vittoria per alimentare le speranze di permanenza nella massima serie.
Di fronte alla domanda sulla necessità di una vittoria significativa, Di Francesco non ha usato mezzi termini. "È ovvio che, visti anche i risultati, è normale che devi giocare per cercare il punteggio pieno, per portare a casa i tre punti", ha affermato l'allenatore. La consapevolezza della difficoltà della partita è palpabile, ma il tecnico richiama le qualità che hanno permesso al Venezia di giocarsi la salvezza fino a questo punto della stagione: "Sarà una partita difficile da giocare con intelligenza, con equilibrio". Questi elementi saranno fondamentali per provare a superare l'ostacolo Fiorentina.
Analizzando il momento della squadra, Di Francesco ha riconosciuto una crescita nelle prestazioni recenti, pur individuando margini di miglioramento specifici. Il tecnico cerca una scintilla per trasformare le buone prove in vittorie. "Dobbiamo trovare un pochino il difetto di quest'ultimo periodo nella continuità delle prestazioni dentro la partita", ha spiegato. Serve maggiore furbizia nei momenti chiave: "La capacità ad essere a volte anche un pochino più smalizzati e furbi in determinati momenti della gara, quando anche va addormentata o bisogna spingere per cercare di andarla a chiudere". La valutazione su come interpretare la gara, tuttavia, avverrà a match in corso, richiedendo prontezza alla squadra.
Riguardo alle scelte di formazione, in particolare l'impiego di un attacco leggero, Di Francesco ha motivato la decisione su basi tattiche precise. L'idea è quella di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, sfruttando le caratteristiche degli interpreti e tenendo conto dell'avversario. "Sì, per tanti motivi, perché anche in base alle caratteristiche della squadra che affrontiamo", ha confermato il tecnico. Inoltre ha aggiunto la possibilità di variare assetto durante l'incontro: "e poi magari cambiare durante la gara", sottolineando la necessità di adattabilità per il suo Venezia.
