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Venuto (quasi) dal nulla. Ieri Cuesta ha battuto il record del vice di... Pippo Inzaghi

Venuto (quasi) dal nulla. Ieri Cuesta ha battuto il record del vice di... Pippo InzaghiTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 13:22Serie A
di Raimondo De Magistris

Prima o poi doveva succedere. Carlos Cuesta, allenatore classe '95 nato a Palma di Maiorca, questa estate è stato nominato allenatore del Parma una quarantina di giorni prima del suo trentesimo compleanno. In genere a quell'età i calciatori sono ancora nel pieno della loro carriera calcistica e invece Cuesta già a 18 aveva deciso che non era quello il suo mestiere. Che voleva allenare e farlo ad alti livelli. La sua carriera in panchina è iniziata nelle giovanili dell'Atletico Madrid, due stagioni in uno dei club della città dove aveva studiato scienze motorie prima del biennio alla Juventus. in quella Torino dove ha conosciuto Federico Cherubini. Ovvero il dirigente che cinque anni più tardi punterà (molto) a sorpresa su di lui per sostituire Cristian Chivu. "È sicuramente ambizioso, è sicuramente giovane, questo è un dato anagrafico, ma la cosa che a me ha colpito molto di Carlos, ma non da oggi, è quanto sia strutturato in senso naturalmente positivo, cioè quanti contenuti abbia rispetto a quella che è la sua giovane età", disse l'attuale AD del Parma in sede di presentazione per rispondere alle tante domande sulla scelta di un allenatore più giovane di un paio di elementi della rosa del Parma.

Cuesta è tornato a lavorare con Cherubini dopo aver fatto parte per cinque stagioni dello staff di Arteta all'Arsenal. Quello di primo allenatore è però un altro lavoro. Un'altra storia. E per questo ieri, dopo il 2-1 rifilato al Torino grazie a una doppietta di Pellegrini, ci ha tenuto a iniziare la conferenza stampa con ringraziamenti diffusi: "Sono molto soddisfatto di vedere i sorrisi di tutti, non solo dei giocatori ma anche dello staff e delle persone del club che lavorano con tanta passione per far sì che i tifosi siano orgogliosi", ha detto.

Dopo esser diventato ad agosto l'allenatore più giovane alla guida di un club di Serie A nell'era dei tre punti, ieri Cuesta è anche diventato il più giovane a vincere una partita nel nostro massimo campionato nello stesso lasso di tempo. Un record che apparteneva da diversi anni a una bandiera del ChievoVerona, a quel Maurizio D'Angelo che iniziò la stagione 2004/05 da vice di Mario Beretta e poi, nelle ultime tre giornate, venne promosso primo allenatore per condurre il Chievo alla salvezza. L'impresa riuscì: D'Angelo (oggi vice di Pippo Inzaghi a Palermo) vinse all'esordio, uno 0-1 sul campo del Siena conquistato a 35 anni e 228 giorni. Cuesta 21 stagioni più tardi e con cinque anni in meno all'anagrafe spera di fare lo stesso.

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