Empoli, Dionisi: "Il segreto del successo? Giocare da squadra. In A vorrei sfidare Allegri"
Il ritorno in Serie A dell'Empoli porta in calce la firma del tecnico Alessio Dionisi. L'allenatore oggi si è raccontato dalle colonne de La Gazzetta dello Sport: "L’ambiente di Empoli è esigente - spiega -, qualche mugugno dopo qualche pareggio c’è stato, ma è servito da stimolo per tutti noi. Abbiamo perso anche la prima amichevole col Pontedera, bisognava solo stare calmi. In campionato è normale prima o poi perdere. E’ successo a Venezia, ma in modo particolare: partita sospesa per nebbia con 20’ giocati senza vedere nulla, e ripresa il giorno dopo. E poi ad Ascoli sabato. L’anno scorso il Benevento dei record ha vinto molto più di noi, ma ne ha perse 4: ecco, non vogliamo rovinare tutto ora. La svolta nello 0-0 contro la Reggiana? Eravamo in 10 e ho fatto i cambi per vincerla lo stesso, non per difenderci. E alla fine la squadra era arrabbiata per non aver vinto, per me è stato un messaggio forte".
Dionisi poi parla della sua ascesa personale, dalla Serie D fino al palcoscenico più grande: "Chi veniva a vedere le partite notava una squadra che giocava da... squadra. Gli addetti ai lavori competenti notano queste cose. Logico che i risultati colpiscono, ma bisogna anche guardare oltre. E comunque non ho mai avuto squadre costruite per vincere. L’Empoli sì, il problema è che veniva da una stagione al di sotto delle aspettative. La squadra l’ha capito, ha fatto autocritica e si è messa in discussione. La società l’ha migliorata, noi dello staff ci abbiamo messo del nostro".
Infine un pensiero a quale allenatore gli piacerebbe sfidare il prossimo anno in Serie A: "Io spero di presentare una squadra all’altezza. Ma mi piacerebbe incontrare Allegri"