Quel gol a Casale e la prima gioia del 2014: Andrea Paroni, il friulano dal cuore biancoceleste

"Di parole ne potremmo scrivere tante". Inizia così la lettera di ringraziamento dell'Entella al suo portiere. Alla sua bandiera. Andrea Paroni lascia il calcio giocato e lascia il club biancoceleste dopo 17 anni. E di parole se ne potrebbero spendere davvero tante per un giocatore che nemmeno 19enne è arrivato dal Friuli nel lontano 2008 in una cittadina del Tigullio, Chiavari appunto, dove un presidente, Antonio Gozzi, stava iniziando a costruire un sogno. Rendere grande la squadra della sua città: l'Entella. E il connubio fra i Diavoli Neri e l'estremo difensore è diventato sempre più indissolubile fra gioie, promozioni storiche e anche momenti non felici (ci stanno quando si compie un percorso così lungo all'interno dello stesso club) ma sempre superati brillantemente.
Il gol di Casale e la prima storica promozione
Colonna dello spogliatoio, punto di riferimento di un club, Andrea, è stato il primo acquisto effettuato dal presidente quando i biancocelesti militavano ancora in Serie D. Da quel momento ha deciso che la Liguria diventasse la sua seconda casa, scrivendo la storia di un club nato nel 1914 distante nemmeno 50 km dalle più grandi Genoa e Sampdoria. Sicuramente ricorderà per tutta la vita il 27 maggio 2012 quando al 96' segnò di testa in casa del Casale oppure la storica promozione in B nell'anno del centenario.
Nuovo ruolo
Adesso è pronto ad iniziare un nuovo percorso, il suo "secondo tempo" come canta Max Pezzali. E sarà sempre a Chiavari, sempre nell'Entella. Il ruolo lo deciderà a breve la società. La certezza è che Andrea Paroni resterà in biancoceleste. Del resto, al cuor non si comanda.
