Serie B, ritorno a 22 squadre previsto dalle NOIF ma non attuabile per il momento

La situazione che sta scuotendo la Serie B è ormai ben nota: il Brescia rischia una pesante penalizzazione per aver saldato le trattenute Irpef e Inps della scadenza del 17 febbraio scorso utilizzando crediti d’imposta poi risultati inesistenti. Se confermata, la sanzione spingerebbe le Rondinelle al terzultimo posto, determinando la loro retrocessione in Serie C. Di conseguenza, Frosinone, Sampdoria e Salernitana salirebbero ciascuna di una posizione: i ciociari sarebbero salvi, mentre le altre due squadre andrebbero ai playout, attualmente sospesi in attesa di chiarimenti.
Lo scenario potrebbe avere pesanti ripercussioni giudiziarie e potrebbe riaprire il dibattito su un ritorno della Serie B a 22 squadre, come previsto dall’articolo 49 delle NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC). Tale articolo stabilisce che il campionato cadetto debba essere composto da un girone unico di 22 squadre, anche se deroghe introdotte dal 2019/2020 permettono la riduzione fino a un minimo di 18 club, purché decisa entro il 31 dicembre della stagione precedente. Non essendo stata deliberata alcuna modifica in tal senso, non sarebbero oggi possibili variazioni nel numero delle partecipanti senza un pronunciamento della giustizia ordinaria, superiore a quella sportiva. Un’eventuale escalation legale, a partire dal TAR fino al Consiglio di Stato, potrebbe richiedere tempi molto lunghi.
Nel frattempo, la Lega B, tramite comunicato ufficiale, ha reso noto che durante l’assemblea odierna, “d’intesa con il Presidente federale”, il presidente Mauro Balata ha informato i club che il tema sarà discusso lunedì in Consiglio Federale, per valutare le implicazioni e le tempistiche derivanti da questa complessa vicenda.
