Da Bob Marley alla Juve Stabia. Marotta: "Da protagonista rendo al meglio: qui per la B"

"Bob Marley? L’ho tatuato. Morì a 36 anni dopo aver conquistato il mondo diffondendo il verbo di una piccola nazione, la Giamaica, che soffriva, falcidiata da povertà e delinquenza. Quella musica la sento mia. Sono cresciuto nei Quartieri Spagnoli, la mia scuola calcio è stata la strada. A Napoli ho famiglia, amici, nipoti. Ne sono innamorato, anche se in futuro vivrò a Spoleto, città di mia moglie Corinne, dove cresceranno i miei tre figli che ora sono qui con me": così, dalle colonne del Corriere dello Sport, Alessandro Marotta.
Passato nel recente mercato dal Vicenza alla Juve Stabia: "Amo le sfide, sono ambizioso. A Vicenza stavo benissimo, ma negli ultimi mesi non avevo spazio. Da protagonista rendo al meglio. Così ho deciso di accettare questo progetto. E’ lo stesso mio, sono qui per questo: tornare in Serie B. L’obiettivo del presidente è arrivarci entro tre anni. Iniziamo a giocare i playoff quest’anno e vediamo che succede. È un buon momento per me e per la squadra. Bisogna insistere perché mancano 5 partite, la classifica è corta e dobbiamo cercare di posizionarci quarti o quinti in ottica playoff. Non mi aspettavo che il tecnico mi affidasse la fascia di capitano, sono arrivato da poco: ne vado orgoglioso".
