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Caso Seregno, ecco i deferimenti. Erba: "Felice, ho sempre detto la verità"

ESCLUSIVA TMW - Caso Seregno, ecco i deferimenti. Erba: "Felice, ho sempre detto la verità"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 1 marzo 2022, 19:04Serie C
di Ivan Cardia

La Procura Federale si è pronunciata sul caso Seregno. Nella giornata di oggi, sono arrivati i deferimenti per l’ex dg Ninni Corda e per i calciatori Fabio Anelli e Federico Gentile, con accuse pesantissime che potrebbero portare a condanne esemplari. In attesa degli ulteriori sviluppi, parla Davide Erba, ormai ex proprietario del club brianzolo, ceduto a inizio 2022: “Sono felice, la verità alla fine viene a galla - dice Erba a TuttoC e TMW - questo deferimento dimostra che tutto quello che ho detto era vero. La Procura ha sentito tante persone, parliamo di una ventina di testimoni: io sono sempre stato sereno dentro di me, ho sempre detto la verità e sapevo che sarebbe venuta fuori. C’erano troppe persone che conoscevano i fatti. Mi congratulo con la Procura Federale: questo mi dà anche un po’ di speranza, vuol dire che c’’è chi fa bene il suo lavoro”.

Qualche tempo fa ci aveva detto di essere rimasto scottato dal calcio. Oggi?

“Oggi prendo una bella boccata di fiducia. La Procura ha accertato tutte queste cose, ora si tratta solo di aspettare l’entità delle squalifiche. Però, da quello che si legge, penso che saranno pesantissime”.

In attesa delle decisioni, le accuse sembrano effettivamente molto gravi.

“Sì, e soprattutto ripeto che ci sono tanti testimoni oculari. Io ero sereno: sapevo che uno può stravolgere la realtà, ma alla fine la verità viene a galla”.

Adesso ha voglia di tornare nel calcio?

“Ora sì, ne ho di nuovo voglia. Mi sta ritornando il desiderio di intraprendere qualche avventura: vedremo”.

Seregno però è un capitolo chiuso, corretto?

“Sì, il closing è già stato fatto: il club è stato ceduto da due mesi ormai”.

Continua a seguire la squadra?

“Sì, certo. Sono il primo tifoso, guardo tutte le partite con grande attenzione e trasporto”.

Delle accuse rivolte da Corda a suo carico al tempo, invece, ha novità?

“No, assolutamente nulla. La Procura non le ha neanche considerate: del resto, erano tutte costruite ad arte”.

Le dispiace che la sua avventura alla guida del Seregno resti legata a una vicenda non proprio edificante, tanto che si è parlato di “Gomorra”?

“Ceto, la cosa mi è dispiaciuta tantissimo. Purtroppo ci siamo andati di mezzo tutti, per colpa di uno che ha fatto del male al Seregno, a me, a tutti i ragazzi. La cosa mi dispiace tanto: spero soltanto che serva per il futuro. Se dovessero ripetersi vicende del genere, mi auguro che si tenga un atteggiamento più ponderato, fino a quando si esprime almeno la Procura. Può servire come insegnamento, ma lo dico per tutti, anche per me stesso: anche io all’epoca avrei dovuto mantenere maggiore riserbo. Tanto la verità esce sempre, non si scappa. Uno può nasconderla, modificarla, cambiarla, ma alla fine viene a galla”.

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