Gelli, l'eroe di Catanzaro: e l'AlbinoLeffe si gode il pass per la semifinale playoff

Correva il gennaio 2017, e Francesco Gelli militava tra le fila del Tuttocuoio: società che in fondo all'anno sarebbe sprofondata in Serie D, ma che voleva liberarsi già in inverno dell'eclettico trequartista non ritenendolo idoneo per la categoria. Si aprivano le porte del Ponsacco, ma, anche grazie alla mediazione dell'agenzia che cura tutt'ora gli interessi del classe '96 (la FIBA SOCCER S.r.l.), il giocatore riuscì a terminare l'annata tra i professionisti.
Venendo notato dal Ds Simone Giacchetta che lo portò a parametro zero all'AlbinoLeffe. Intuizione, quella di Giacchetta, che si è rivelata più giusta che mai soprattutto ieri, quando il cronometro segnava l'84' del match contro il Catanzaro. Non un match di poco conto, ma il ritorno dei quarti di finale playoff, che mettevano in palio l'accesso alla semifinale: i seriani avevano un solo risultato a disposizione, la vittoria, e l'eurogol di Gelli (una punizione dal lato corto dell'area dritta nell'angolino più lontano della porta) ha permesso di coronare questo sogno.
Ovviamente è questo solo l'ultimo episodio che ha portato alla ribalta il calciatore, tecnicamente molto cresciuto negli anni a Bergamo. Ampiamente passato il traguardo delle 100 presenze, Gelli si è mostrato elemento in grado di fare la differenza, oltre che duttile elemento dello scacchiere di mister Zaffaroni, con un 23 sulle spalle che non intende mollare. Si, in passato c'è stato anche l'ambito 10, ma nel 2019 il giocatore, a quilivorno.it, ha dichiarato: "Chi non vorrebbe farsi una stagione con il dieci sulle spalle? Quest’anno, però, sono tornato al mio numero, ce l’ho anche tatuato, mi riporta alla mente tanti ricordi di quando ero piccolo”.
E chissà adesso cosa potrà regalare quel numero magico.
