Serie C, bocciato il cambio del format. Le big silurano Ghirelli. Le aperture dei quotidiani

La riforma del campionato di Serie C studiata e voluta dal presidente Francesco Ghirelli è stata bocciata dei club di Lega Pro, in particolar modo dai quelli più importanti. Una frenata che ora potrebbe aprire nuove prospettive nell’ottica della riforma generale del calcio italiano.
“Proposta bocciata, cambia il format? Il no dei grandi club all’idea di Ghirelli” è l’apertura della Gazzetta dello Sport in edicola che fa il punto della situazione: “La Serie C non cambia format, tutto rimane così com’è da anni, con annessi e connessi. L’Assemblea straordinaria dei club di Lega Pro dopo avere approvato le proposte di riforma dei campionati (quella complessiva allo studio della Figc da anni), il progetto sviluppo dei settori giovanili e quello sulle seconde squadre, ha votato (a scrutinio segreto) il progetto presentato a fine ottobre. Bisognava arrivare a 40 voti su 59 votanti (la Juventus non ha diritto di voto) e i sì sono stati solo 34. I grandi club si sono convinti che così sarebbe stato più difficile essere promossi (tesi smentita dalla Lega Pro) e hanno a loro volta convinto i piccoli che sarebbe stato più difficile salvarsi (idem), pur restando sempre fermi sulle 9 retrocessioni previste. Scetticismo anche sul tema dell’annunciato aumento dei ricavi”.
Il Corriere dello Sport usa un titolo più duro mettendo in dubbio anche il futuro del presidente della terza serie: “La C silura Ghirelli Format bocciato. Alcuni club di punta trainano il no al progetto voluto dal presidente”. “Le cosiddette "grandi" hanno preso a picconate il progetto del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Quella del nuovo format della Serie C, in fondo, era la sua partita: l'aveva pensata e studiata a lungo, prima di sottoporla ai 60 club con la speranza che comprendessero la sua visione. Ghirelli voleva stravolgere il campionato raddoppiando il numero dei gironi (da 3 a 6) senza toccare il numero delle squadre, togliendo le promozioni dirette in B al termine della regular season. Ma ha perso, con la forbice dei "no" che durante l'assemblea di ieri in un hotel a Fiumicino si è allargata fino a quota 24 su 59 votanti (tutte tranne la Juventus U23, che non poteva esprimersi), con una scheda nulla. - si legge facendo alcuni nomi - Entella, Catanzaro, Padova, Avellino e Pescara hanno guidato il fronte del "no" A loro si dovrebbero essere aggiunte altre big come FeralpiSalò, Vicenza, Novara, Pordenone, Reggiana e Crotone”.
Tuttosport infine titola “Ghirelli sconfitto, bocciata la riforma. L’assemblea della Lega Pro ha bocciato la proposta di riforma, presentata dal presidente”. “Non è stata raggiunta la maggioranza prevista dei due terzi degli aventi diritto, pari a 40 voti. I club favorevoli all’idea di Ghirelli sono stati solo 34. Ghirelli aveva messo sul tavolo una radicale modifica dell’attuale format della Serie C che prevede tre gironi di 20 squadre ciascuno. Sarebbero stati introdotti sei gironi da dieci squadre che poi si sarebbero divise tra playoff per la promozione in B e playout per evitare la retrocessione tra i Dilettanti: le prime cinque in lotta per scalare una categoria, le ultime cinque per non scendere in Serie D. - si legge ancora - Sarebbero stati soprattutto i club più importanti a non appoggiare la riforma nella votazione. La nuova formula, infatti, avrebbe completamente cancellato la possibilità di essere promossi direttamente in Serie B concludendo al primo posto il proprio girone a 20 squadre come succede adesso. Un rischio eccessivo per società che investono molto per essere sicure di dominare la stagione regolare e che non vogliono ridurre al minimo il pericolo di buttare via tutto con una singola gara giocata male”.
